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mentecat
Utente Master




2038 Messaggi

Inserito il - 22/11/2011 : 12:32:31  Mostra Profilo Invia a mentecat un Messaggio Privato
Era ironico, Spiderman!

Voleva metetre in risalto lo sport preferito dei detrattori a prescindere, non certo il mio!
Come vedo, fallisco clamorosamente anche su questo.

Ma qualcuno mi avrà dato la damnatio memoriae anche per il futuro?

La sanità mentale è un'imperfezione.

Charles Bukowski
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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 22/11/2011 : 12:37:26  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
Mi sembrava così evidente...

In claris non fit interpretatio
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spiderman
Utente Attivo


Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari


772 Messaggi

Inserito il - 22/11/2011 : 16:40:34  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
mentecat ha scritto:

Era ironico, Spiderman!

Voleva metetre in risalto lo sport preferito dei detrattori a prescindere, non certo il mio!
Come vedo, fallisco clamorosamente anche su questo.

Ma qualcuno mi avrà dato la damnatio memoriae anche per il futuro?


Ti chiedo scusa. ho letto tanti di quei post "contro" la DC che ho perso il senso della realtà e dell'ironia. Poi Enjoy scrive(nascondendosi in "Vorrei che...." e Gandalf gli impone gli omissis per prudenza) di offuscamento delle menti...Preferisco non commentare la sua affermazione.
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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 22/11/2011 : 17:51:52  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
spiderman ha scritto:

mentecat ha scritto:

Era ironico, Spiderman!

Voleva metetre in risalto lo sport preferito dei detrattori a prescindere, non certo il mio!
Come vedo, fallisco clamorosamente anche su questo.

Ma qualcuno mi avrà dato la damnatio memoriae anche per il futuro?


[...] Poi Enjoy scrive(nascondendosi in "Vorrei che...." e Gandalf gli impone gli omissis per prudenza) di offuscamento delle menti...Preferisco non commentare la sua affermazione.

Lascio rispondere a Enjoy...

In claris non fit interpretatio
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Enjoy
Utente Master



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


1108 Messaggi

Inserito il - 22/11/2011 : 19:13:16  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
spiderman ha scritto:

mentecat ha scritto:

Era ironico, Spiderman!

Voleva metetre in risalto lo sport preferito dei detrattori a prescindere, non certo il mio!
Come vedo, fallisco clamorosamente anche su questo.

Ma qualcuno mi avrà dato la damnatio memoriae anche per il futuro?


Ti chiedo scusa. ho letto tanti di quei post "contro" la DC che ho perso il senso della realtà e dell'ironia. Poi Enjoy scrive(nascondendosi in "Vorrei che...." e Gandalf gli impone gli omissis per prudenza) di offuscamento delle menti...Preferisco non commentare la sua affermazione.


Innanzitutto precisiamo che dalla decisione di scrivere (pubblicamente) in un topic piuttosto che in un altro non può mai essere inferita l'intenzione di occultare alcunchè, mio caro amico Spiderman, per il motivo evidente che tanto questo quanto l'altro topic sono "luoghi" virtuali liberamente consultabili da chiunque in qualunque momento. Va da sè che l'obiezione per cui io avrei voluto "nascondermi nel Vorrei che..." ( o "vorrei dire", fate voi) non ha motivo di esistere.
In secondo luogo devo darti atto, come tu stesso ammetti, di aver perso il senso dell'ironia (spero momentaneamente) perchè è perfettamente evidente che "l'offuscamento delle menti" di cui parlavo nasceva da un intento ironico, così com'era evidentemente ironica la provocazione di Mentecat. Se tutto questo ti ha offeso, ovviamente, sono pronto a chiederti scusa e a ridimensionare (a scanso d'equivoci) la libertà di pormi nei tuoi confronti in maniera amichevole e scherzosa, di là dall'apparente durezza dei toni, libertà che questo spazio virtuale tacitamente permette.
Un'ultima precisazione: l'omissis nel "vorrei dire" è un'auto-censura e non proviene (ci mancherebbe) da Gandalf: era un'altra provocazione ironica, di quello stesso tipo di ironia che tu non hai colto.

"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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spiderman
Utente Attivo


Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari


772 Messaggi

Inserito il - 23/11/2011 : 11:13:36  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
Enjoy ha scritto:

spiderman ha scritto:

mentecat ha scritto:

Era ironico, Spiderman!

Voleva metetre in risalto lo sport preferito dei detrattori a prescindere, non certo il mio!
Come vedo, fallisco clamorosamente anche su questo.

Ma qualcuno mi avrà dato la damnatio memoriae anche per il futuro?


Ti chiedo scusa. ho letto tanti di quei post "contro" la DC che ho perso il senso della realtà e dell'ironia. Poi Enjoy scrive(nascondendosi in "Vorrei che...." e Gandalf gli impone gli omissis per prudenza) di offuscamento delle menti...Preferisco non commentare la sua affermazione.


Innanzitutto precisiamo che dalla decisione di scrivere (pubblicamente) in un topic piuttosto che in un altro non può mai essere inferita l'intenzione di occultare alcunchè, mio caro amico Spiderman, per il motivo evidente che tanto questo quanto l'altro topic sono "luoghi" virtuali liberamente consultabili da chiunque in qualunque momento. Va da sè che l'obiezione per cui io avrei voluto "nascondermi nel Vorrei che..." ( o "vorrei dire", fate voi) non ha motivo di esistere.
In secondo luogo devo darti atto, come tu stesso ammetti, di aver perso il senso dell'ironia (spero momentaneamente) perchè è perfettamente evidente che "l'offuscamento delle menti" di cui parlavo nasceva da un intento ironico, così com'era evidentemente ironica la provocazione di Mentecat. Se tutto questo ti ha offeso, ovviamente, sono pronto a chiederti scusa e a ridimensionare (a scanso d'equivoci) la libertà di pormi nei tuoi confronti in maniera amichevole e scherzosa, di là dall'apparente durezza dei toni, libertà che questo spazio virtuale tacitamente permette.
Un'ultima precisazione: l'omissis nel "vorrei dire" è un'auto-censura e non proviene (ci mancherebbe) da Gandalf: era un'altra provocazione ironica, di quello stesso tipo di ironia che tu non hai colto.



Vabbè ti do atto che l'uso dell'ironia è un'arte che non tutti sanno usare. Tu ci riesci,io no. Mio malgrado,devo farmi "violenza" nell'accettare questo modo di interloquire,che,tutto sommato,se fatto in buona fede,mi pare giusto subirlo. Ma datemi(il plurale è per mentecat) la facoltà(e libertà) di difendere quel partito,in cui ho militato dal 1958 alla sua morte,con continuazione nell'UDC.
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Enjoy
Utente Master



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


1108 Messaggi

Inserito il - 25/11/2011 : 00:38:39  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
e adesso mi ritrovo con questa citazione inutile a margine di me stesso perchè io sono quello che voi leggete e nient'altro, sono le mie parole, in questo spazio inconcludente dove ci mostriamo cercando di lasciare un segno visibile della nostra precarietà

cosa dovrei fare adesso se davvero bisogna diventare indifferenti puntare tutto sulla verità... o magari cercare di attendere a un interesse più produttivo staccare la spina di quell'adapter e salutarvi definitivamente lasciandovi alla mediocrità che abbiamo denunciato altrove o all'illusione di voi stessi nella farsa del fine che giustifica i mezzi per quanto il primo nella sua forma deviata sia deprecabile forse più di questi e non importa se poi qualcuno avrà pure il coraggio di puntare il dito con fare cristiano cattolico disgustoso di una cultura malata di cui siete servi, ipocriti, non importa se poi qualcuno sicuramente proverà ad obiettare che bisogna essere umili e bisogna contenersi e non siamo nessuno per arrogarci il diritto di giudicare tanto più che dal pulpito da cui scrivo non c'è alcun motivo di prendermi sul serio considerato peraltro che di quello che scrivo qui e ora soltanto un personaggio ammirevole sarà in grado di capire il senso, che comunque non vi riguarda. non riguarda nessuno. siete in ogni caso dispensati dal mea culpa.



"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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killer44
Utente Super




2824 Messaggi

Inserito il - 25/11/2011 : 09:23:54  Mostra Profilo Invia a killer44 un Messaggio Privato
Speriamo lo facciano ripartire subito sto motore. E pure non era male, vorrei dire all'amministratore. In principio era il verbo...poi il verbo si fece carne. Mah! Parole in libertà? Parole criptiche in libertà, più che altro. Fortuna che il computer almeno mi rimane. Si può andare anche altrove con il mouse, vero?. Ci provo.
Faccio una giocata e poi vado.

P.S. i pensieri criptici sono i miei, sia chiaro.

Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi.

Nietzsche
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sasà
Utente Master


Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


1452 Messaggi

Inserito il - 25/11/2011 : 10:50:57  Mostra Profilo Invia a sasà un Messaggio Privato
E’ stato detto,in un post,che niente è più ambiguo del mondo del web,sappiamo che la maggior parte degli utenti non sono riconoscibili in quanto coperti da anonimato,abbiamo,secondo me,stesse persone fisiche con più nick che a seconda delle situazioni assumono posizioni contrastanti. Alla luce di tutto questo la domanda nasce spontanea: cosa significa “Gente vera”?
Il “successo”del forum e il suo continuare ad esserci è proprio legato a quanto detto sopra,il continuare ad avere partecipazione e confronto è proprio perché c’è la possibilità di esprimersi senza per questo dare una firma reale a quello che viene scritto. Immaginiamo per un attimo che da domani vengano eliminati tutti gli utenti anonimi,cosa succederebbe? Il forum scomparirebbe in brevissimo tempo. Non so esattamente,nel momento in cui si è creata questa piazza,la destinazione d’uso della stessa,ma credo che inevitabilmente si poteva immaginare dove si sarebbe arrivati. Quindi,o si continua in questa maniera,magari augurandosi un apporto qualitativo da quegli utenti che possono e che in passato l’hanno già fatto o continueremo ad assistere inevitabilmente ad un allontanamento da quello che era il “progetto iniziale” continuando ad essere sempre più virtuali e sempre meno veri. Ci tengo anche a dire che, l’esprimere liberamente e in verità idee contrastanti a qualcuno,non deve portarci ad amare conclusioni o esclusioni,il confronto e il dialogo è fatto al 99% da diverse scuole di pensiero,diversi punti di vista,diversi modi d’espressioni che rendono unici gli interventi e chi li scrive. Mi auguro che si continui a parlare e a tenere in piedi questo forum,per questo faccio appello alle figure storiche e ai nuovi utenti di non far mancare la loro partecipazione e l’espressione delle loro idee,uniche e vere come ogni essere umano è.
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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 26/11/2011 : 17:06:49  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
Parole in libertà? Numeri in libertà. Da che è venuto fuori il nuovo ordinamento siamo passati dalla media di cinquanta post...alla media degli otto post giornalieri. Questo mio darà un ulteriore mezzo punto in più.

In claris non fit interpretatio
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soprano
Utente Medio



220 Messaggi

Inserito il - 28/11/2011 : 16:52:52  Mostra Profilo Invia a soprano un Messaggio Privato
vi è qualcosa di rosso che sta distruggendo la nostra vegetazione. Si vedono tante palme distrutte dal "Rhynchophorus ferrugineus" (punteruolo rosso).
Mi chiedo, visto che quanto stà accadendo a Monteparano era già successo in altri luoghi, se il problema non sia stato sottovalutato da chi aveva il dovere di sviluppare qualche iniziativa per contrastarne la diffusione.
Vi è poi l'abbattimento dei pini ma qui di rosso vi è solo la volontà politica. Speriamo che per ogni pino possano almeno piantare ... una quercia?
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Enjoy
Utente Master



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


1108 Messaggi

Inserito il - 30/11/2011 : 23:31:13  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
ha ragione chi lamenta la dis-umanizzazione del contesto. non abbiamo le ali -si diceva- ma possiamo volare. possiamo, ma in tanto siamo poca cosa.

perchè esiste soltanto una grande avventura, pensava qualcuno, «ed è al didentro, verso l'io: non contano nè il tempo, nè lo spazio, e nemmeno le azioni» e lo scriveva piegato su una quantità enorme di benzedrina nei voli passeggeri di quella solitudine per cui non poteva che apparire «assolutamente pazzo stare a sentire le storie degli altri, le banali tragedie della miseria e della desolazione, dell'amore e della morte, del desiderio e della disillusione». bisogna essere soli per essere liberi. bisogna «affollare la propria solitudine» ed «essere soli tra la folla». provate a guardare quel didentro. fateci sapere che accade. ristabilite un contatto coi vostri pensieri. mettete fra parentesi la farsa della corruzione il nudo potere che legittima se stesso. pochi minuti al giorno. accorciate la distanza che vi separa da voi stessi. magari anche solo un istante. coltivate pure la vostra socialità, indignatevi, pretendete giustizia, siate uomini fra gli uomini: ma permettete alla vostrà umanità di dialogare con se stessa. ricordatevi che l'anima sociale non è che l'immagine provvisoria della vostra coscienza individuale. pensate. abbiate il coraggio di pensare di là dalle vicende reali, le vicende delle cose. circondatevi di bellezza. siate liberi.

"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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sasà
Utente Master


Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


1452 Messaggi

Inserito il - 01/12/2011 : 09:49:43  Mostra Profilo Invia a sasà un Messaggio Privato
sasà ha scritto:


Quindi,o si continua in questa maniera,magari augurandosi un apporto qualitativo da quegli utenti che possono e che in passato l’hanno già fatto

Mi auguro che si continui a parlare e a tenere in piedi questo forum,per questo faccio appello alle figure storiche e ai nuovi utenti di non far mancare la loro partecipazione e l’espressione delle loro idee,uniche e vere come ogni essere umano è.



Leggendo l'ultimo "pensiero libero" di Enjoy,non posso che ripetermi,anzi,continuo a pensare a Killer,Mentecat,Limone,Enter e a tutti gli altri che hanno reso questa piazza il fiore all'occhiello del Paese.Chi può faccia,ognuno nel suo,nei suoi modi e con le proprie idee,esperienze e punti di vista,perdonando chi,come me,non è propenso,forse nemmeno capace,ad andare "oltre",a "volare",restando inevitabilmente legato al "poca cosa".
Complimenti Enjoy per il post e grazie per quello che ci dai.
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Carlo
Utente Attivo


Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: monteparano


710 Messaggi

Inserito il - 01/12/2011 : 20:27:14  Mostra Profilo Invia a Carlo un Messaggio Privato
"affollare la propria solitudine per essere liberi""
La solitudine è una pena troppo grande, ma se si posseggono le energie vitali, morali ed intellettuali, si dovrà sempre reagire ad essa, colmando con il fare quel vuoto esistenziale. Si reagisce con l'amore,con la gioia. con le cose semplici, con la poesia,l'arte. pensiamo per un attimo ai tanti che seppero reagire con una forza strordinaria alla loro solitudine, e inquietudine ,essi non impazzirono nè si uccisero, ma seppero donarci magicamente ogni sorta di bellezza interiore. leopardi, Schopenauer,Quasimodo, e nella loro tragica vicenda personale Primo levi, Cesare Pavese, Pasolini. la solitudine, e la fretta della nostra vita ci arrecano un danno incalcolabile, ci nascondono quello che, conta veramente.Diventano cella di una prigione da cui si deve evadere riconoscendo i nostri limiti ma anche tutti i nostri pregi, solo cosi il mondo tanto popoloso ci apparirà meno deserto, e i momenti di meditazione e riflessione come istanti preziosi per la salvezza della nostra vita. prodigarsi per gli altri, ma non mischiarsi alla folla perchè non troveremmo che smarrimento e solitudine. per alcuni la solitudine potrà anche essere la consolazione che asciuga le lacrime, pronta a starci accanto e affollare veramente del nulla la nostra vita. ma sono momenti che la vita purtroppo ci regala da cui dovremmo desiderare ardetemente di ritornare ad essere padroni umili del nostro amore verso gli altri, noi stessi e il mondo, che non ci appaia più popoloso e nel contempo deserto innanzi a noi.



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ELISIR
Utente Attivo




641 Messaggi

Inserito il - 01/12/2011 : 23:03:55  Mostra Profilo Invia a ELISIR un Messaggio Privato
...provate a guardare quel didentro.


La verità è che non sempre quel "didentro" ci inorgoglisce, per questo evitiamo di sbirciarci. Non sempre quello che siamo diventati corrisponde a quello che saremmo voluti essere, anzi quasi mai.

Disapprovo ciò che dici, ma difenderò alla morte il tuo diritto di dirlo.
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killer44
Utente Super




2824 Messaggi

Inserito il - 02/12/2011 : 13:06:16  Mostra Profilo Invia a killer44 un Messaggio Privato
Enjoy ha scritto:

ha ragione chi lamenta la dis-umanizzazione del contesto. non abbiamo le ali -si diceva- ma possiamo volare. possiamo, ma in tanto siamo poca cosa.

perchè esiste soltanto una grande avventura, pensava qualcuno, «ed è al didentro, verso l'io: non contano nè il tempo, nè lo spazio, e nemmeno le azioni» e lo scriveva piegato su una quantità enorme di benzedrina nei voli passeggeri di quella solitudine per cui non poteva che apparire «assolutamente pazzo stare a sentire le storie degli altri, le banali tragedie della miseria e della desolazione, dell'amore e della morte, del desiderio e della disillusione». bisogna essere soli per essere liberi. bisogna «affollare la propria solitudine» ed «essere soli tra la folla». provate a guardare quel didentro. fateci sapere che accade. ristabilite un contatto coi vostri pensieri. mettete fra parentesi la farsa della corruzione il nudo potere che legittima se stesso. pochi minuti al giorno. accorciate la distanza che vi separa da voi stessi. magari anche solo un istante. coltivate pure la vostra socialità, indignatevi, pretendete giustizia, siate uomini fra gli uomini: ma permettete alla vostrà umanità di dialogare con se stessa. ricordatevi che l'anima sociale non è che l'immagine provvisoria della vostra coscienza individuale. pensate. abbiate il coraggio di pensare di là dalle vicende reali, le vicende delle cose. circondatevi di bellezza. siate liberi.


Trovo difficile che si possa cambiare rotta, specie se consideriamo la corazza che l’uomo si è costruita addosso. E’ quasi impossibile arrivare a se stessi, Enjoy. L’uomo si difende contro se stesso e pone una barriera invalicabile contro le perlustrazioni e gli assedi da parte propria; praticamente si riesce a percepire sola la parte esterna di sé. Il didentro è perlopiù invisibile all’uomo. Solo l’intervento di qualche bontempone, mediante l’ausilio dell’inganno, riuscirà a introdurre l’uomo in fondo al proprio barile, indicando lui una strada fino ad allora sconosciuta. Ma ci si troverà al cospetto di un tradimento bello e buono. Chi, poi, lavora al servizio di una fede o di una convinzione, avrà il doppio dei problemi per introdursi dentro il proprio io, perché la forte acquisizione di quella convinzione o di quell’idea lo dispenserà dall’esaminarla ulteriormente, rendendola sempiterna. Egli segue sempre quel famoso cartello di dantesca memoria: una specie di vigile in alta uniforme che ne indica la via. Solo chi va a fondo, violentandosi, potrebbe cambiare partito ( non necessariamente politico ), quindi cambiare se stesso: ma quanti di questi sono pronti, successivamente, ad affrontare il mondo che li circonda?
Diciamocelo, l'uomo ha paura di umanizzarsi, perché ritroverebbe se stesso.
Con altre parole ho sviscerato il post di Elisir, ma me ne sono reso conto dopo.

Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi.

Nietzsche
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enter
Utente Super



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


5585 Messaggi

Inserito il - 02/12/2011 : 17:04:59  Mostra Profilo Invia a enter un Messaggio Privato
E' difficilissimo e inconveniente guardarsi dentro.Incomincio addirittura a pensare che quel "dentro" sia simile al cestino del compiuter,una volta pieno non ci si prende nemmeno più la briga di riguardarsi i file,lo si svuota,dando per scontato che quello che c'era dentro non serviva.Viviamo in un periodo molto difficile e di grandi difficoltà,non solo economiche,politiche e sociali ma sopratutto di valori e di coscienza.Ci siamo imbruttiti dentro,quasi imbastarditi.Nemmeno più la vocina sentiamo e quando capita alziamo il volume della nostra vita e continuiamo ad isolarci in mezzo alla folla.Credo che dovremmo fermarci tutti un attimo e recuperare e rivalutare quanto abbiamo e stiamo perdendo.La nostra vita,l'unica che abbiamo,non la possiamo vivere ai ritmi della borsa valori,abbiamo bisogno di stabilità e di ritornare ad essere quelli che eravamo,recuperare quei valori,quegli affetti,quegli amori,tutte quelle cose che fino a qualche tempo fa ci differenziavano dagli animali.

Questo post l'ho scritto come fa un mio amico.Di panza.
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spiderman
Utente Attivo


Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari


772 Messaggi

Inserito il - 03/12/2011 : 18:42:07  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
bisogna essere soli per essere liberi. bisogna «affollare la propria solitudine» ed «essere soli tra la folla»

Conosciamo centinaia,forse migliaia di persone e non sentiamo la necessità di averne almeno una nella nostra vita. Ci rendiamo conto che teniamo tutti ad una certa distanza e non riusciamo a vedere gli aspetti positivi del loro carattere. Come se fossimo soli in mezzo a tante persone. Nessuno con cui valga la pena di condividere qualcosa. Nessuno a cui confidare i nostri segreti,le nostre angosce,i nostri dolori ,le nostre gioie. Sembra più facile scrivere le nostre emozioni su un blog che condividerle con qualcuno. Forse non andiamo d’accordo con il mondo oppure è il mondo che non va d’accordo con noi. La paura dell’insuccesso ed il timore di non rispondere in modo adeguato alle aspettative del prossimo , riducono il desiderio di tentare esperienze nuove o di cercare nuovi approcci ad attività abituali. Hai paura e allora non ti esponi totalmente a ciò che non sai. Imiti modelli e allora appari posticcio, falso. Hai assunto artifizi, sei fuori dalla tua semplicità. Cerchi soluzioni mirabolanti, ti esalti solo davanti ai grandi effetti speciali, alle parole roboanti, alle sfrenatezze delle fantasticherie di una mente frustrata e in gabbia. E’ tutto vero e ci fa perdere tempo a pensare alle conseguenze di tali “realtà” quotidiane. C’è di più. Forse non esiste creatività artistica senza concentrazione e isolamento. Lo scrittore, il pittore, il pensatore, il compositore abbisognano nel loro lavoro di grande raccoglimento. Lo studio, la riflessione, l'introspezione, la lettura vengono meglio se ci isoliamo dalla "pazza folla”.
Così ci capita di ritirarci sdegnati e confusi nella solitudine perché a disagio in un mondo che corre velocissimo, incapaci di tener dietro a tutti i cambiamenti, le scadenze, le ideologie, i valori e le norme che si accavallano vorticosamente.
E allora perdiamo il suono del mare, il bicchiere di vino, la bellezza dell’essere delle cose semplici. Cerchiamo troppo in alto.
Quando tutto ciò si verifica nella realtà quotidiana e in noi inevitabilmente subentra la solitudine e perdiamo il senso dello stare insieme,il senso della compagnia. Eppure la gioia di vivere con gli altri è lì ,ad un passo da noi e spesso ci sfugge:la si ottiene appena avremo messo fine al condizionamento,che ci imprigiona nelle lamentele dell’insoddisfazione. Proprio l’insoddisfazione deve essere la molla che stimola l’iniziativa,la creatività, abbandonando il pensiero dei disaccordi familiari,senza pensare a misurarsi con prospettive per il proprio futuro incerto e cose di questo genere. E’ lecito sentirsi insoddisfatti, non in modo lamentoso,ma con gioia,con amore e il risultato sarà diverso.

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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 03/12/2011 : 20:38:20  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
Qui vi siete proprio "mmurtalati". Non che io voglia fare il professore, perché non ne ho le competenze, ma ho letto delle cose veramente belle.

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spiderman
Utente Attivo


Regione: Sardegna
Prov.: Cagliari


772 Messaggi

Inserito il - 04/12/2011 : 11:42:31  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
Tento di fare una piccola analisi del critico momento economico-finanziario dell’Italia,“spacciandomi”,per un momento,per un “presuntuoso” operatore di mercato. Il Btp day è stato un successo .Tantissimi sono stati gli italiani che hanno risposto all’appello di comprare i titoli di Stato. E’ il segno che i risparmiatori italiani credono nella buona loro(dei Btp) remunerazione(interessi),nella loro solvibilità(rimborso). Per quel che ho potuto,io mi sono buttato fra costoro, perché credo nella ripresa economica del nostro Paese,come ebbero fiducia i nostri padri nella sua ripresa post bellica fino ad arrivare al boom economico degli anni ’60. Sono momenti difficili certamente,ma occorre coraggio e,anche,un po’ di fantasia tutta italiana. L’idea di introdurre un meccanismo per incentivare il piccolo risparmiatore ad acquistare titoli di Stato(che significa,anche, “acquistare” un pezzo del debito pubblico) è stata geniale. Il sistema di compra-vendita agevolata a rendimenti vantaggiosi(5-6-7 per cento) poteva essere “pensato” non da politici ma da tecnici della materia che hanno capito che i soliti investitori(banche,fondi pensione,assicurazioni,ecc) sono già pieni di titoli ed allora bisognava stimolare la domanda dei piccoli risparmiatori,di coloro che hanno il conto corrente improduttivo con un piccolo gruzzoletto immobile che,purtroppo,viene eroso lentamente dall’inflazione. Può sembrare uno spot in favore di un operatore finanziario(ma non lo sono e,quindi,non ho interessi da difendere),ma è solo un consiglio ,che mi piacerebbe sentire se è condiviso. Cosa ci guadagna lo Stato. Cassa,liquidità, e incentiva i cittadini ad immettere il risparmio fermo ed improduttivo dei propri c/c nel circuito del mercato. In più così facendo si sottrae una buona fetta di capitale dalle mani degli speculatori cinesi,indiani,brasiliani,ecc,che lo investirebbero certamente nei loro paesi.Perché conviene al risparmiatore? Perché ha un investimento sicuro,ben remunerato e permette di restaurare un clima di fiducia che si è perso in questi ultimi anni.
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