IL FORUM DI MONTEPARANO.COM

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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 24/08/2011 : 00:58:11  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
Occorre ricordare sempre più spesso, che questo forum nasce per offrire un servizio a tutti quanti. L’avvento della tecnologia ci ha messo a disposizione questi strumenti per essere più veloci e perfetti nelle impostazioni e nelle esposizioni delle nostre idee, che ricordiamo devono avere almeno la prerogativa dell’alterum non leadere. Questo brocardo, che dovrebbe essere alla base di ognuno di noi, di tanto in tanto si allontana e ci rende orfani tanto che, come per miracolo, consente alla testa di girare così veloce che, attraverso voli pindarici, va a finire che si poggia sul primo che ci sta sullo stomaco. Questo contegno assume subito i connotati della particolarità e, talune volte, della vendetta personale, come ampiamente riscontrato in varie discussioni, anche di piccolo spessore culturale. La mission di questo forum, invece, è di tutt’altro tenore: mantenersi alla larga il più possibile da soluzioni personali, per dare spazio ad argomenti dal carattere più generale, cui tutti possano partecipare, proprio perché di facile comprensione. Chi gioca con le frasi ad effetto per colpire l’altro, chi adotta moralismi tendenziosi, chi rende criptica una discussione, chi affronta in maniera subdola un utente, credendo di aggirare il problema mediante aforismi di personaggi famosi considerando il malcapitato solo come un avversario da abbattere, non rende un buon servizio a questo forum e, pertanto, si auto infliggerà una pena che va dalla semplice sospensione, ad una più dura e perenne radiazione. Il tutto senza preavviso, perché se si arriva ad agire in quella maniera, si è certamente coscienti del contegno adottato. Il messaggio, in definitiva, è quello di utilizzare questo spazio per come ci è stato dato: un laboratorio di idee e, l’unico dibattito che ci è concesso, deve essere quello sui concetti e non già sulla persona. Chi amministra valuterà di volta in volta chi contravverrà alle regole appena accennate e agirà in conformità alle raccomandazioni sopra elencate e alle direttive che sono lette e accettate al momento dell’iscrizione.
Inoltre, il “Vorrei dire”, i “pensieri in libertà”, non sono armi da utilizzare per far giungere le proprie idee moralizzanti su come ci si deve comportare nella vita, perché ognuno ha una sua morale e un proprio modo di vivere che si sceglie in completa autonomia assumendosi le proprie responsabilità, o in accordo con le persone cui è legato. Detto questo, nessuno, ma proprio nessuno, può permettersi di indicare la via da seguire, né tra le righe né sopra le righe, specie se quelle scelte sono di natura personale o, addirittura, personalissima. Da questo punto di vista “il far sapere” ha avuto di gran lunga la meglio sul “saper fare”.
Inutile dire che lo scrivente, che non parla solo a nome proprio, ha tutto il diritto di interpretare gli scritti degli utenti per salvaguardarne altri, che potrebbero essere vittime ignare ( e magari minori ) di siffatti comportamenti e non dovrà chiedere a nessuno, se non alla propria coscienza, l’atteggiamento che dovrà adottare nei casi che da ora in avanti saranno presi in esame. A tal proposito giova ricordare che, contravviene a una delle regoli principali chi cerca, con tutti i modi conoscibili, di svelare o lasciar intuire l’identità di un altro utente, che invece ha deciso di rimanere in anonimato.
In buona sostanza, chi scrive su questo forum dovrà tenere a mente solo la “res publica” ( se così si può dire ), mentre, chi ne farà un uso personale, ovvero chi sfrutterà il mezzo per mandare messaggi in codice e per danneggiare l’altro a tutti i costi, potrà considerarsi deputato a lasciare questa piazza virtuale. I fatti personali si affrontano nelle sedi opportune e, comunque, non su questo forum.

P.S. Chi si sveglierà dal letargo invernale per fare la sparata contro lo scrivente, potrà mettersi al fianco di colui che ci sta lasciando. In coppia staranno meglio.
Questo è un post di servizio e come tale deve essere inteso.

Cave tibi ab aquis silentibus et a cane muto

In claris non fit interpretatio
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emanuele
Utente Attivo



807 Messaggi

Inserito il - 24/08/2011 : 09:50:46  Mostra Profilo Invia a emanuele un Messaggio Privato
Mi si è accusato di aver padri "unici", ed ho risposto a tale sollecitazione, sottoliendo come da me vengono scelti i padri, anche se da diversa estrazione, vedi il grande, sempre dal mio punto vista, Terzani, e ne potrai citare molti altri "Laici", intendendo, non cattolici....era una risposta data per far intendere come mai uno sceglie certi "padri".( credo di essere uno dei pochi ex democristiani di avere le lettere di Gramsci, nella proprio biblioteca di famiglia e per e per ridere, in ambito, sindacale, qualcuno mi ha anche chiamato "Placido Rizzotto", altro padre, come pure,ma lasciamo stare, altrimenti qualcuno parla di autoincensamento....)Per quanto riguarda i vari pensatori citatati dal "nich" mentecat, dal mio punto vista quelle filosofie hanno portato solo guai, ma questo è il mio punto di vista libero,per quanto riguarda vendette, chi si sente punto non sono io, appunto,lo dimosta la coerenza, per alcuni posso anche capire, " stupida", dei miei 700, credo post. xx xxxxxxxx xxx xx xxxxx omissis dell'Amministratore Gandalf
Come vedi caro Gandalf, nessuno ha moralizzato, ho solo espresso il mio personalissimo pensiero, e non è stata svelata l'identità di nessuno, e credo di non aver affeso nessuno...




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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 24/08/2011 : 10:14:48  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
emanuele ha scritto:

xx xxxxxxxx xxx xx xxxxx omissis dell'Amministratore Gandalf
Come vedi caro Gandalf, nessuno ha moralizzato, ho solo espresso il mio personalissimo pensiero, e non è stata svelata l'identità di nessuno, e credo di non aver affeso nessuno...

Errato! Nella parte in rosso si è fatto riferimento a terzi affibbiandogli ipotetici problemi che, se dovessero esserci, sarebbero solo i suoi. Stiamo sul forum e non si accettano allusioni, specialmente se il destinatario agisce in anonimato. Giusto per far capire quale è la linea che adotteremo dal mio post precedente in avanti.

In claris non fit interpretatio
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enter
Utente Super



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


5585 Messaggi

Inserito il - 24/08/2011 : 12:25:27  Mostra Profilo Invia a enter un Messaggio Privato
Solo un dubbio su quanto detto da Gandalf.Come faccio ad avere pensieri liberi e poi non poterli scrivere liberamente? e ancora,come faccio a dirlo sul "vorrei dire" se poi non lo posso dire?Chiaramente ci scherzo,ma eccessi da una parte e limitazioni dall'altra,non fanno bene all'esprimersi e alla partecipazione.Mi auguro,come già successo altre volte,che si ritorni al normale e civile modo d'intendere e di vivere un forum.
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Parsifal
Utente Medio




315 Messaggi

Inserito il - 24/08/2011 : 13:11:21  Mostra Profilo Invia a Parsifal un Messaggio Privato
Per chi ha studiato il diritto, ma anche per il cittadino che non ha mai aperto un libro, Enter, viene normale capire che la limitazione non viene imposta da un agente estraneo all'uomo, ma è lo stesso uomo che si autoregolamenta mediante principi che lo inseriscono nel migliore dei modi in società. La norma giuridica o un regolamento, non viene imposto da quel comodino che ho davanti, piuttosto che dall'automobile che guido.
L'alterum non leadere non è altro che l'unica formuletta da tenere a mente quando si scrive o si fa qualcosa.
Se io dico qualcosa che può inficiare o recare danno a qualcuno, in quel momento sto infrangendo quella regola. Credo se ne sia parlato ampiamente in tante altre occasioni. La questione libertà è stata sviscerata in tutte le sue sfaccettature in passato. Riprendere ora il tutto come se si stesse cadendo dalle nuvole mi sembra un voler aggirare, appunto, la regola. Si è capito perfettamente anche la motivazione che ti ha spinto a scherzarci su, Enter, ma ti posso assicurare che non tutti abbiano colto, in fondo, il significato del post di Gandalf.
Credo che mai nessuno mi chiederà, anche su questo forum, di non esprimermi liberamente; al massimo mi si dirà : "quando ti esprimi liberamente, tieni conto dove finisce la tua libertà e dove inizia quella dell'altro", tutto qua.
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Franz Bunga
Utente Master



Regione: Lazio
Prov.: Roma
Città: Roma


1496 Messaggi

Inserito il - 24/08/2011 : 14:39:46  Mostra Profilo Invia a Franz Bunga un Messaggio Privato
Parsifal ha scritto:
Se io dico qualcosa che può inficiare o recare danno a qualcuno, in quel momento sto infrangendo quella regola.


Però bisogna anche trovare un limite a ciò. Perchè l'offesa può anche essere soggettiva, come può benissimo essere che una espressione detta (scritta) in totale buona fede, possa arrecare offesa quando non si voleva farlo (e sono stato accusato innumerevoli volte di questo).

Il mio auspicio è che si torni al buon senso, che ci si senta offesi di meno (non scandalizziamoci per poco, andiamo oltre molte volte) e cerchiamo di offendere (in modo deliberato e premeditato) di meno.

Ognuno di noi ha dentro di se un giudice in grado di riportare ogni volta il tutto nel giusto binario. Non è facile, molte volte sono il primo io a cadere in facili tranelli, ma sforziamoci tutti di migliorare senza cadere però nell'errore di discussioni bigotte o troppo abbottonate, dove per non dare fastidio a nessuno non si possa dire cosa si pensa realmente. est modus in rebus

"i giardinetti! inospiti lande steppose. E pur si millantano in un vezzegiativo che al buon ragionare trasmette un'idea di abbindolamento" Michele Mari

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Enjoy
Utente Master



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


1108 Messaggi

Inserito il - 25/08/2011 : 02:58:10  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
Se con le nuove tecnologie i profitti sono aumentati almeno cento volte, il tempo di produzione sarebbe dovuto diminuire almeno dieci volte, e tuttavia è rimasto intatto...

Silvano Agosti



Considerate il lavoro: lavorare 8 ore al giorno consumare un terzo dell'esistenza a produrre un altro terzo a riposare per aver prodotto e diceva bene Agosti uno degli aspetti più micidiali dell'attuale cultura è di far credere che sia l'unica cultura invece è semplicemente la peggiore guardatevi dal mettere dei fiori sulla porta della cella nella quale siete prigionieri perchè un giorno anche se la porta sarà aperta non vorrete più uscire. Ci stanno rubando la vita.
Osservate gli uomini di fede: tutti in marcia verso un tempio chini sulle sue fondamenta che poggiano sull'inganno della storia incapaci di comprendere un'evidenza macroscopica -che è pazzesco tentare di avvicinarsi alla verità dell'assoluto in quel modo e ancora più idiota è volerla disegnare a propria immagine e somiglianza. Ma il gregge non può che avanzare compatto.
Prendete i vostri abiti usati indossati lavati stirati messi in ordine riposti per bene e poi domandatevi perchè per quale motivo sulla faccia della terra siamo gli unici animali che trovano dignitoso coprirsi di panni o indossare un cappio al collo che termina all'altezza dell'ombelico.

Nessuno sa –pochi si chiedono- perché il novanta per cento di quello che facciamo ogni giorno sia esattamente quello che fanno gli altri: non lo sa nessuno.
Il problema è che quasi tutti sarebbero pronti a stupirsi se qualcuno non lo facesse.




"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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Carlo
Utente Attivo


Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: monteparano


710 Messaggi

Inserito il - 26/08/2011 : 02:10:52  Mostra Profilo Invia a Carlo un Messaggio Privato
Chi come enjoy è intriso del pensiero di Nitzsche o Di Bertrand Russel, non poteva che scrivere quel post sul "perdono", tuttavia quel "facilmente condivisibile" è una apertura alla riflessione su una etica comportamentale che, a mio parere, prescinde dalla cultura cristiana o laica, ma è un sentire interiore personalissimo che certamente può mettere in crisi la nostra umanità sia che la mitezza che è in noi si avvalga del perdono,sia che invece prevalga la bestia o l'indifferenza. Per chi subisce una violenza fisica“ o l’ assassinio di un parente, figlio fratello, madre, padre, pensare di superare il dolore con l’abbraccio al carnefice come spiega enjoy è un atto di coraggio che ci traumatizza, è una provocazione, ma è anche un messaggio di luce, perché nell’uomo si riflette la libertà di Dio. E Dio è bene perfetto, è amore,un padre che, non mescola la luce con le tenebre, il male, col bene, ma li separa, per cui se l’uomo sceglie il bene per vivere accetta la sua figliolanza e non certamente si sostituisce a Lui.Un bene che oltrepassa la dimensione orizzontale in cui si attua la nostra umanità, e trascende nel piano verticale che ci appartiene, è nostro più di quanto qualche filosofo voglia farci intendere. Da qui la mia non condivisione di alcuni termini scrtti come"" di una dottrina falsa,innaturale del cristianesimo", lo voglia o no, il pensiero umano gli dedica sin dagli albori una attenzione particolare. Tornando al perdono, perché non credere che quell’abbraccio non sia ipocrita, non sia contaminato, ma un adesione libera e completa alla figliolanza di Dio di quella donna o dei tanti che pubblicamente hanno testimoniato questa loro scelta. E’ viva in me quell’immagine del figlio di Baschelet, cosi come ricordo le parole di quella donna a cui la mafia gli aveva ammazzato il marito nell’attentato in cui mori o Falcone o Borsellino,.” Io perdono gli assassini di mio marito ma devono mettersi in ginocchio.’. Gesti coraggiosi abbiamo detto, e non mi sfiora il dubbio che siano stati detti senza la loro piena consapevolezza, per dargli una medaglia, direi fulgidi esempi in cui Ragione e Fede concorrono all’unisono al bene. Questo io penso, e non è nelle mie intenzioni costringere alcun lettore a condividere questo post, il tema è molto delicato e complesso, varrebbe la pena approfondirlo. spunti enjoy ne ha dati tanti.

Si perdona finché si ama. (François de La Rochefoucauld- Ama la verità ma perdona l'errore. (Voltaire)
- Un Dio tutto misericordia è un Dio ingiusto. (Edward Young
Noi siamo tutti imp- astati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura. (Voltaire)






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killer44
Utente Super




2824 Messaggi

Inserito il - 26/08/2011 : 23:27:52  Mostra Profilo Invia a killer44 un Messaggio Privato
Amo parecchi lavori di Platone e, per questo, mi è venuto di fare un piccolo sunto di una parte che mi sta particolarmente a cuore, specie perchè si è sfiorato l'argomento più volte negli ultimi post. L’intento è di rendervi partecipi, nonostante la difficoltà che può comportare leggere un testo così intriso di filosofia. Ma ci provo, in fin dei conti si tratta di pensieri in libertà. Ognuno può adattare le parti ad un proprio vissuto o ad un proprio modo di vivere più contemporaneo.
Il rapporto uomo – forum ( Stato ) è un rapporto intrinseco all’uomo stesso. L’uomo è da un lato passioni ( anima concupiscibile e anima irascibile ), sensibilità e corporeità, e dall’altro lato è capacità di porre equilibrio tra le passioni, governando sé, di modo che ciascun aspetto ha la capacità di compiere ciò che gli compete, in un dominio di sé in cui consiste la razionalità ( anima razionale ); come capacità di giudizio, di “discorso” e, quindi, di dominio.
L’uomo stesso, allora, sì come il forum, in quanto misura, è unità dialettica: ed è tale in quanto , ciascun aspetto compie ciò che gli compete, temperantemente, in quanto ognuno sappia indirizzare a un fine comune i desideri e gli appetiti ragionevolmente, con temperanza, che è quindi la virtù propria della concupiscibilità; l’uno aspetto, l’uno appetito non deve sorpassare l’altro, disordinatamente, ma si deve avere il coraggio, volta a volta, di sapersi adeguare al governo della ragione, sì che ogni volta si sappia agire razionalmente avendo la consapevolezza che è bene fare bene, cioè secondo ragione, ciò che compete, per cui la virtù propria dell’anima razionale è il sapere. Temperanti devono essere, perciò , tutti gli aspetti dell’anima, sì da non essere presi dalle passioni, unilateralmente, ma, volta a volta, avendo il coraggio di essere razionali, cioè avendo il coraggio di non essere determinati ( molto più facile è farsi vivere che vivere; per vivere, cioè per rifiutare l’immediato se stesso, ci vuole coraggio ). La stessa razionalità non è, perciò, mera teoreticità, ma consapevolezza che di volta in volta ogni nostro atto deve essere razionale in un giusto equilibrio delle parti che ci compone, prudentemente.
La giustizia così, non è una virtù accanto alle altre virtù, una capacità propria dell’una o dell’altra parte dell’anima, ma è quella capacità unica che rende virtuose le virtù, per cui ciascuna fa ciò che le compete, compie bene, giustamente ( e perciò sapientemente ) ciò che le è proprio.

A proposito, ancora una volta sono vicino al pensiero di Enjoy!

Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi.

Nietzsche
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limone
Utente Medio




169 Messaggi

Inserito il - 26/08/2011 : 23:49:03  Mostra Profilo Invia a limone un Messaggio Privato

Molto alto, ma bello, killer!
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Enjoy
Utente Master



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


1108 Messaggi

Inserito il - 29/08/2011 : 12:16:44  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato

Tutte le lingue che derivano dal latino formano la parola compassione col prefisso «com-» e la radice passio che significa originariamente «sofferenza». In altre lingue, ad esempio in ceco, in polacco, in tedesco, in svedese, questa parola viene tradotta con un sostantivo composto da un prefisso con lo stesso significato seguito dalla parola «sentimento» (in ceco: sou-cit; in polacco wspól-czucie; in tedesco: Mit-gefühl; in svedese: med-känsla). Un'altra parola dal significato quasi identico, pietà (inglese pity, francese pitié, ecc.) suggerisce persino una sorta di indulgenza verso colui che soffre. Aver pietà di una donna significa che siamo superiori a quella donna, che ci chiniamo, ci abbassiamo al suo livello.
È per questo che la parola compassione generalmente ispira diffidenza; designa un sentimento ritenuto mediocre, di second'ordine, che non ha molto a che vedere con l'amore. Amare qualcuno per compassione significa non amarlo veramente.
La forza nascosta della sua etimologia bagna la parola di una luce diversa e le dà un senso più ampio: avere compassione (co-sentimento) significa vivere insieme a qualcuno la sua disgrazia, ma anche provare insieme a lui qualsiasi altro sentimento: gioia, angoscia, felicità, dolore. Questa compassione (nel senso di soucit, wspólczucie, Mitgefühl, medkänsla) designa quindi la capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia delle emozioni. Nella gerarchia dei sentimenti è il sentimento supremo.

Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere

In realtà pochissimi sono in grado di provare questa compassione. Sicuramente non quelli che la ostentano, e sono la maggior parte: quelli che usano come consolazione -il più delle volte inconsciamente- la provvisorietà dell'altro. Badate bene: saranno comunque convinti in perfetta buona fede di fare la cosa giusta, e agli occhi del mondo risulterà esattamente così. Ma al fondo di quello appare lo sappiamo benissimo che non c'è gratuità nell' agire. Nella quasi totalità dell'agire umano. Non c'è gratuità, se non in casi rarissimi, nemmeno in quello che chiamate "amore". Fatta eccezione per l'amore di una madre, o di un padre, verso i figli, in cui prevale il sentimento del "dovere": mi occupo di te perchè devo, perchè sono responsabile in maniera oggettiva della tua esistenza, di cui sono artefice; in tutti gli altri casi, nel rapporto fra un uomo e una donna come in quello amicale per esempio, diciamo di amare l'altro e non amiamo -in realtà- che una contropartita possibile. Si dice "ti amo", e si dovrebbe dire: "in te amo la felicità che provochi", amo cioè la mia felicità, di cui tu sei lo strumento. Ti ripagherò con le attenzioni, le notti insonni, il caffellatte la mattina presto, il duro lavoro, le date importanti segnate sul calendario. Quanta tenerezza in questo do ut des: una compravendita spirituale.

Qualcuno li ha chiamati le nostre istituzioni.
La verità è che abbiamo bisogno di chi sta morendo, per sentirci in vita. Di chi non ha potere, per illuderci di averlo. Resteranno lì, purchè se ne stiano buoni in silenzio; sopporteremo il contrasto, a volte ostentando pietà, "compassione", portandoci dentro la nostra personale dissimulazione, perchè così dev'essere, perchè la nostra morale ce lo impone, scuotendo la testa contro la degenerazione di una società ingiusta cantilenando il nostro mantra come poveri vecchi stronzi che osservano con uno sguardo vuoto dei lavorincòrso interminabili. Perchè il problema non è l'indifferenza. Tutt'altro: vi siamo vicini. Abbiamo molto da offrirvi, compresa la nostra commiserazione cattolica borghese.
Quel tanto che basta per sopravvivere a noi stessi. Alla nostra insicurezza.



"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 29/08/2011 : 23:13:43  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
Dopo aver letto gli ultimi post su questa discussione posso dire che abbiamo un patrimonio culturale non indifferente . Peccato che sono poco supportati, anzi, direi snobbati per certi versi.
Io sono fiero di avere questi utenti su questo forum e, simbolicamente, mi inchino a loro.

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enter
Utente Super



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


5585 Messaggi

Inserito il - 30/08/2011 : 21:31:48  Mostra Profilo Invia a enter un Messaggio Privato
Gandalf ha scritto:
Peccato che sono poco supportati, anzi, direi snobbati per certi versi.



Nooo ma quando mai?E' un piacere averli sul forum e poterli leggere.Il mio silenzio è ammirazione alla stato puro.Non posso stare sempre a dire "bel post...bravi",continuate così.
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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 01/09/2011 : 00:07:18  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
I pensieri in libertà sono alla portata di tutti, Enter, per questo dico che questa discussione deve pullulare di post. Il mio inchino a determinati utenti non deve scoraggiarne altri, perchè ognuno contribuisce come meglio sa fare e, non è detto, che l'indice di "gradevolezza" si misura in rapporto ai paroloni che si utilizzano. Si può essere altrettanto piacevoli essendo semplicemente se stessi.
Quello che rimane è il pensiero. Poi, detto francamente, anche se altri sono più abili di penna, chiunque di noi riesce a far arrivare il proprio pensiero, comunque.
Quindi liberate e liberatevi dai vostri pensieri e sdoganateli qui, perchè ci sarà sicuramente qualcuno a cui farà piacere leggerli.

Dai!

In claris non fit interpretatio
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Franz Bunga
Utente Master



Regione: Lazio
Prov.: Roma
Città: Roma


1496 Messaggi

Inserito il - 01/09/2011 : 17:51:31  Mostra Profilo Invia a Franz Bunga un Messaggio Privato
enter ha scritto:

Gandalf ha scritto:
Peccato che sono poco supportati, anzi, direi snobbati per certi versi.



Nooo ma quando mai?E' un piacere averli sul forum e poterli leggere.Il mio silenzio è ammirazione alla stato puro.Non posso stare sempre a dire "bel post...bravi",continuate così.


Il post di Enjoy è talmente bello (che novità!) che merita di essere letto in silenzio. Davvero spinge a pochi commenti in quanto completo. Non sembra necessitare di ulteriori precisazioni se non, appunto, meri elogi. Probabilmente un pò di tempo in più in questa vita che ci vede sempre di corsa ci permetterebbe di dare contributi maggiori, di maggior spessore. Per il momento leggo Enjoy in silenzio, perchè una bella canzone merita di essere ascoltata senza cantarci sopra, a meno che non sei Enjoy!


"i giardinetti! inospiti lande steppose. E pur si millantano in un vezzegiativo che al buon ragionare trasmette un'idea di abbindolamento" Michele Mari

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mezzo marinaio
Utente Attivo


Regione: Puglia


865 Messaggi

Inserito il - 01/09/2011 : 18:11:56  Mostra Profilo Invia a mezzo marinaio un Messaggio Privato
Franz me ne vorrà se non ho capito il suo post. Peccato perchè, per come l'ho intesa io, "leggo" un sarcasmo nei confronti "non" di Enter, ma di quell'utente che spinge Enter a scrivere.
Noto anche che, ogni qualvolta Gandalf scrive qualcosa, viene sistematicamente travisato, così come è successo all'inizio di questa pagina. A me nessuno ha mai detto di non scrivere "questo o quello", pertanto leggo il post di gandalf come una comunicazione di servizio. Stesso discorso vale per l'incitamento a scrivere su questa discussione, "pensieri in libertà". Mi devo sentire offeso se Gandalf si inchina a Enjoy o a Killer? Manco per idea. Questo sono io e questo posso dare e non sono convinto del fatto che Gandalf ( per quello che può valere ) mi stimi di meno rispetto ai due utenti menzionati.
Anche questo ci vuole ora?
Se poi, indirettamente, Franz, stai facendo un elogio al post di Enjoy, concordo con te, perchè è meritevole.

(non stiamo mica a scuola che dobbiamo prendere un voto alto per usufruire di un credito formativo )
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Franz Bunga
Utente Master



Regione: Lazio
Prov.: Roma
Città: Roma


1496 Messaggi

Inserito il - 01/09/2011 : 18:14:53  Mostra Profilo Invia a Franz Bunga un Messaggio Privato
mezzo marinaio ha scritto:

Franz me ne vorrà se non ho capito il suo post. Peccato perchè, per come l'ho intesa io, "leggo" un sarcasmo nei confronti "non" di Enter, ma di quell'utente che spinge Enter a scrivere.
Noto anche che, ogni qualvolta Gandalf scrive qualcosa, viene sistematicamente travisato, così come è successo all'inizio di questa pagina. A me nessuno ha mai detto di non scrivere "questo o quello", pertanto leggo il post di gandalf come una comunicazione di servizio. Stesso discorso vale per l'incitamento a scrivere su questa discussione, "pensieri in libertà". Mi devo sentire offeso se Gandalf si inchina a Enjoy o a Killer? Manco per idea. Questo sono io e questo posso dare e non sono convinto del fatto che Gandalf ( per quello che può valere ) mi stimi di meno rispetto ai due utenti menzionati.
Anche questo ci vuole ora?
Se poi, indirettamente, Franz, stai facendo un elogio al post di Enjoy, concordo con te, perchè è meritevole.

(non stiamo mica a scuola che dobbiamo prendere un voto alto per usufruire di un credito formativo )


è un refuso, ho corretto...

"i giardinetti! inospiti lande steppose. E pur si millantano in un vezzegiativo che al buon ragionare trasmette un'idea di abbindolamento" Michele Mari

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mezzo marinaio
Utente Attivo


Regione: Puglia


865 Messaggi

Inserito il - 01/09/2011 : 18:22:06  Mostra Profilo Invia a mezzo marinaio un Messaggio Privato
Accidenti, con la correzione apportata il mio post sembra qualcosa che sta lì senza motivo!
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mentecat
Utente Master




2038 Messaggi

Inserito il - 01/09/2011 : 18:50:29  Mostra Profilo Invia a mentecat un Messaggio Privato
Ci manca solo che tra poco ci mettiamo a disquisire se la cultura è di destra o di sinistra e poi siamo arrivati al massimo. Questo, come più volte ho letto, è un luogo di confronto, un laboratorio di idee, un modo per evadere e per mettere ( perché no) in risalto le capacità individuali, ma al servizio di tutti. Guai a confondere il ruolo di questo forum o a farsi prendere da gelosie stupide che non portano a nulla. Ognuno scrive per se e per gli altri e le idee, anche se attinte da filosofi o letterati non graditi a tutti, sono l’espressione di chi le riporta in quel momento. Pertanto trovo inutile perdersi in polemiche sterili che non servono ad altro se non a alimentare piccoli e astiosi sentimenti nei confronti di gente che a volte nemmeno si conosce. Ognuno ha i suoi estimatori e se li tenga; può ritagliare attorno a loro anche una cornice per poi appenderli nello studio o riporli sulla scrivania al lavoro: non cambia niente nel nostro animo e non cambia la vita a tutti noi che dovremmo vivere questo forum con più serenità.
Per concludere, sempre a parer mio, posso scrivere un post chilometrico e arrivare al nocciolo dopo aver messo alla prova chi legge, mentre posso essere breve , ma asaustivo.
Della serie, troppe incidentali potrebbero anche nuocere alla pazienza del lettore rispetto a chi usa un più semplice “soggetto, verbo e complemento”, come ci insegnavano i nostri maestri a scuola.
Sono scelte da fare in libertà!


La sanità mentale è un'imperfezione.

Charles Bukowski
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Gandalf
Utente Super




4271 Messaggi

Inserito il - 01/09/2011 : 22:23:44  Mostra Profilo Invia a Gandalf un Messaggio Privato
Credo di aver creato un piccolo incidente diplomatico laddove regnava già una certa inquietudine.
Ora mi sembra il momento di cambiare rotta, perchè, effettivamente, se di gelosia si tratta, non porta da nessuna parte.
Anche in questo caso noto che vi sono degli schieramenti che, in tutta onestà, sembrano non da persone adulte. E' comprensibile essere tifosi per un partito politico, per una squadra di calcio, ma per un utente piuttosto che per un altro mi sembra eccessivo. Noi tutti godiamo degli scritti di ciascuno di noi e quello deve essere il nostro tesoro, l'unico da custodire e difendere, tutti insieme.
Sprecare altre parole per una questione già morta in partenza mi sembra superflua, pertanto chiudo qua il mio intervento, con la speranza di non trovare più post intrisi di sarcasmo o di evidente partigianeria.

Per l'incidente diplomatico chiedo scusa, perchè non avevo calcolato le conseguenze del mio post.

In claris non fit interpretatio
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