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Inserito il - 01/01/2013 : 17:24:30  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato
mentecat ha scritto il - 02/12/2012 : 22:15:29


Leghi ha scritto:
Vorrei dire.....c'è una persona a me molto vicina che mi dice: che a volte sono un 'illusa.
Ma io le rispondo sempre: che spero profondamente fino alla fine dei miei giorni di potermi
illudere ,questo significa che io ci credero' sempre.


L’intuito non m’ha ingannato e m’aspettavo un post del genere. Non sono un sadico, tantomeno un veggente: sono realista e consapevole che in questo mondo nessuno s’accorge di chi ha bisogno, in generale. Qualcuno di là, qualche settimana addietro, s’avventurava nel cercar di far capire che l’uomo è prestato alle istituzioni e che egli stesso non può far cose contro natura. Ma tant’è! Ci accorgiamo, ormai troppo spesso, che la legge dei numeri, grandi o piccoli che siano, la fa da padrone: se produci è bene, se non produci si dimenticano di te. I diversi, di qualunque tipologia, diventano gli emarginati, i dimenticati, i condannati. Come se qualcosa di tremendo non si fosse già accanito abbastanza. Per certi versi sono diversamente abile anche io, quasi per scelta, anche se non propriamente così. Criptico, certo, ma soprattutto cosciente e sensibile, tanto da comprendere quanto sia estraneo a sé l’uomo, quando ci si mette con la testa. A volte si nasce diversi, a volte lo si diventa a causa di scelte affrettate e inopportune. Ma non è questo! Chi ti osserva trova sempre un buon motivo per avere pietà di te sotto un profilo squisitamente di facciata, ma non esita a voltarti le spalle quando c’è da agire concretamente, magari con la dovuta sensibilità. Quella persona di cui parli, Leghi, sarà poco fiduciosa nel prossimo, ma tu non commettere l’errore di rimanerci male tutte le volte, altrimenti aggiungeresti veleno su veleno. Francamente non te lo auguro!

P.S. Hai visto che a distanza di tempo non si ricordano neanche dei litigi, vero?


"Fatti non fummo per viver come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza"
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Inserito il - 01/01/2013 : 17:26:12  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato
spiderman ha scritto il - 03/12/2012 : 10:30:25

In questo terzo millennio una parola sembra essere assurta a protagonista mondiale : Solidarietà o,se volete,Volontariato. Dobbiamo considerarla riassuntiva, aggiuntiva o sostitutiva delle tre immortali parole simbolo della rivoluzione francese Liberté,Egalitè,Fraternitè?
Il mondo si modifica:gli spazi si restringono,perché la popolazione mondiale aumenta , l’ambiente diventa più ostile e la crisi economica imperversa. Stiamo tornando involontariamente al passato con la riduzione dei consumi, con l’alimentazione,con le abitudini. Pare che il mercato globale e l’informatizzazione (attraverso i social network Google,Twitter ,Facebook,e accidentacci vari) portino(o rappresentino) una sostanziale forma di solidarietà,come necessità di vita . La stessa definizione che ne da Wikipedia sta correntemente ad indicare un atteggiamento di benevolenza e comprensione, ma soprattutto di sforzo attivo e gratuito, atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di un aiuto .
Per i cristiani la solidarietà non è mai stata demodè ,poiché da secoli trova il suo fondamento nel messaggio di Gesù Cristo:dare la propria vita per salvare l’umanità. E la parabola del buon samaritano ne esalta il significato.
Il mondo che ci aspetta,dunque,dovrà assumere la solidarietà come sistema? In Italia i futuri Governi dovranno compensare il welfare (non più finanziabile) con un generale atteggiamento di comune benevolenza?. Speriamo e speriamo soprattutto che la “politica”,per la sua sopravvivenza, riscopri questa ormai imprescindibile esigenza sociale.


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Inserito il - 01/01/2013 : 17:28:43  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato
Enjoy ha scritto 15/12/2012 : 11:30:02

Benedetto XVI dichiara: "Le unioni omosessuali rischiano di compromettere la pace nel mondo".
Flavia Vento twitta: "Se non aboliscono gli zoo, non pago più le multe".

In quanto a cogliere il nesso fra azione e reazione, non li batte nessuno.





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Inserito il - 01/01/2013 : 17:29:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato
Niedzwiedz ha scritto il - 19/12/2012 : 21:56:39

Enjoy ha scritto:

Benedetto XVI dichiara: "Le unioni omosessuali rischiano di compromettere la pace nel mondo".
Flavia Vento twitta: "Se non aboliscono gli zoo, non pago più le multe".

In quanto a cogliere il nesso fra azione e reazione, non li batte nessuno.






Io quel messaggio del Papa l'ho letto. E' internamente coerente e parte da premesse relative all'insegnamento della Chiesa e a principi di diritto naturale (a cui comunque la Chiesa si riferisce).

Ora, possiamo non essere d'accordo sulle premesse. Ma non possiamo non essere d'accordo sul fatto che il Papa non colga il nesso azione-reazione.

O forse, per reazione, volevi dire quella dell'opinione pubblica?

Invito comunque gli interessati a leggere tutto il messaggio del Papa. Ognuno poi tragga le sue conclusioni.

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Inserito il - 01/01/2013 : 17:30:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato
Enjoy ha scritto il - 20/12/2012 : 12:54:37

Niedzwiedz ha scritto:
Io quel messaggio del Papa l'ho letto. E' internamente coerente e parte da premesse relative all'insegnamento della Chiesa e a principi di diritto naturale (a cui comunque la Chiesa si riferisce).

Ora, possiamo non essere d'accordo sulle premesse. Ma non possiamo non essere d'accordo sul fatto che il Papa non colga il nesso azione-reazione.



Sì, non sono d'accordo sulle premesse, anche perchè quando si parla di "diritto naturale" si può dire tutto e il contrario di tutto; un concetto molto spesso abusato e frainteso. Tanto più che avrei preferito che Ratzinger parlasse da Papa (facendo leva unicamente sul carattere confessionale delle sue argomentazioni) piuttosto che da uomo che presume di leggere la verità dell'Uomo sulla base di un supposto diritto naturale su cui ci sarebbe da discutere a lungo.

Le unioni omosessuali sarebbero «una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace». Sarei grato all'ottimo Niedzwiedz se volesse spiegarci con esempi pratici, lasciando da parte per ora l'astratta naturalità delle cose, in che modo legalizzare l'unione fra due donne o fra due uomini porterebbe nel mondo ingiustizia e conflitti fra le parti. Perchè pare abbastanza evidente che l'ingiustizia e i conflitti sorgano piuttosto dalla condizione di subordine e discriminazione in cui vivono quelle minoranze, condizione ch'è frutto di una mentalità conservatrice che parla di verità assolute e leggi universali dimenticando che nessuna legge è valida se non tende al benessere dell'uomo.

Io credo sarebbe ora che accettassimo il corso della storia, il mondo civilizzato sta andando (a fatica) nella direzione dell'uguaglianza formale per tentare di garantire all'uomo una sempre più significativa uguaglianza sostanziale; sarebbe cosa buona e giusta prenderne atto, senza far leva su concetti astratti che lasciano (ormai) il tempo che trovano.

Ovviamente ringrazio Niedzwiedz, unico fra molti ad aver posto attenzione.

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Inserito il - 01/01/2013 : 17:31:57  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato
killer44 ha scritto 22/12/2012 : 15:48:00

Figure retoriche


Non ho fatto la fotografia di quella che è sempre stata la sezione storica del "centro" a Monteparano. Per rispetto, forse di coloro che un tempo si sedevano con la sedia alla smerza, ho evitato di scattare quel magico momento. Chi gira la piazza non può fare a meno di notare quel loculo stile sepolcri di foscoliana memoria. Bianco, povero, spoglio. C'è poi quel cartellone posizionato alla meno peggio che è di una tristezza indicibile. Ci augura un buon Natale , quel cartellone; vorrei sperare sia rimasto un minimo di corresponsione di amorosi sensi:

All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro? Ove piú il Sole
per me alla terra non fecondi questa
bella d'erbe famiglia e d'animali,
e quando vaghe di lusinghe innanzi
a me non danzeran l'ore future,
né da te, dolce amico, udrò piú il verso
e la mesta armonia che lo governa,
né piú nel cor mi parlerà lo spirto [...]


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spiderman
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Inserito il - 02/01/2013 : 10:21:48  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
Il mio augurio per l’anno che ci apprestiamo a vivere è quello di affrettarci a riscoprire un sentimento necessario alla sopravvivenza della nostra civiltà occidentale. Quel sentimento che possa concedere immensa gratitudine al grandioso passato ,sul quale l’ attuale cultura(alquanto effimera) non sa fare altro che sputare il suo presuntuoso disprezzo. L’idolatria di questo presente spaccia per scoperte epocali i risultati inconsistenti che vengono oggi raggiunti dalla attuale ricerca scientifica(che è decisamente sovrastimata),sottovalutando la straordinaria importanza delle grandiose conquiste che permisero, migliaia di anni fa,il decollo della nostra civiltà. Maneggiare sapientemente un PC o un telefonino, ci fa credere di trovarci sul cocuzzolo del progresso universale,dimenticando che detti strumenti informatici ed elettronici sono una frivola,anche se grandiosa, inezia di fronte ad eventi prodigiosi di chissà quanti millenni fa ,che furono l’invenzione della parola e della scrittura. Quali conquiste recenti possono rivelarsi più feconde delle antichissime invenzioni come l’agricoltura,la tessitura,la cucina,la lavorazione del ferro,la navigazione,eccetera, eccetera,che sono conquiste senza le quali oggi non saremmo in questo mondo? Possiamo affermare che le invenzioni del nostro tempo debbano considerarsi dei meravigliosi corollari a supporto delle grandi invenzioni del passato o,al contrario,se non ci fossero non potremmo vivere?
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Inserito il - 03/01/2013 : 08:23:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato
spiderman ha scritto:

Il mio augurio per l’anno che ci apprestiamo a vivere è quello di affrettarci a riscoprire un sentimento necessario alla sopravvivenza della nostra civiltà occidentale. Quel sentimento che possa concedere immensa gratitudine al grandioso passato ,sul quale l’ attuale cultura(alquanto effimera) non sa fare altro che sputare il suo presuntuoso disprezzo. L’idolatria di questo presente spaccia per scoperte epocali i risultati inconsistenti che vengono oggi raggiunti dalla attuale ricerca scientifica(che è decisamente sovrastimata),sottovalutando la straordinaria importanza delle grandiose conquiste che permisero, migliaia di anni fa,il decollo della nostra civiltà. Maneggiare sapientemente un PC o un telefonino, ci fa credere di trovarci sul cocuzzolo del progresso universale,dimenticando che detti strumenti informatici ed elettronici sono una frivola,anche se grandiosa, inezia di fronte ad eventi prodigiosi di chissà quanti millenni fa ,che furono l’invenzione della parola e della scrittura. Quali conquiste recenti possono rivelarsi più feconde delle antichissime invenzioni come l’agricoltura,la tessitura,la cucina,la lavorazione del ferro,la navigazione,eccetera, eccetera,che sono conquiste senza le quali oggi non saremmo in questo mondo? Possiamo affermare che le invenzioni del nostro tempo debbano considerarsi dei meravigliosi corollari a supporto delle grandi invenzioni del passato o,al contrario,se non ci fossero non potremmo vivere?


In linea di principio sono d'accordo con te, Spiderman, anche se poi ogni invenzione e scoperta va storicizzata, per cui acquista un rilievo più o meno eclatante a seconda delle condizioni dell'ambiente in cui è maturata.
Non nego che il sapere destreggiarsi abilmente con cellulari, tablet e PC sia solo un sapere "superficiale", ma, per come si viene strutturando il mondo del terzo millennio, diventa un sapere "imprescindibile" di cui non si può fare a meno.
Si può continuare a vivere tranquillamente, ma restando fuori dai grandi flussi comunicativi e ai margini della cosiddetta "civiltà digitale". Da quest'anno anche iscrivere i propri figli a scuola può essere fatta solo "online" ... pensa tra dieci anni come sarà cambiato il mondo.

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Niedzwiedz
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Inserito il - 05/01/2013 : 00:14:19  Mostra Profilo Invia a Niedzwiedz un Messaggio Privato
La storia si ripete?


Nonostante ci sia il divieto agli stranieri di comprare terreni ad uso agricolo in Polonia, si aggira la legge sfruttando sul posto il cosiddetto slup, cioe' il palo: una persona del luogo, spesso un piccolo agricoltore, fonda una societa', la cui (quasi totale) maggioranza e' detenuta da societa' straniere. Tale persona, con alle spalle adesso enormi capitali garantiti da tale societa', partecipa all'asta dei terreni facendo volutamente lievitare il prezzo per ettaro, impossibilitando gli altri partecipanti a comprare.

La maggioranza dei terreni viene comprata dai Tedeschi . Le regioni coinvolte le evidenzio in viola sulla mappa della Polonia:




Ehi! Aspettate un attimo! Quell'area in viola sulla mappa mi ricorda tanto una parte di una mappa che ho visto sui libri di scuola:


In certis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas

Modificato da - Niedzwiedz in data 05/01/2013 00:20:05
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pontiflex
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Inserito il - 05/01/2013 : 09:35:39  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
Niedzwiedz ha scritto:

La storia si ripete?


Ehi! Aspettate un attimo! Quell'area in viola sulla mappa mi ricorda tanto una parte di una mappa che ho visto sui libri di scuola:






«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».
Primo Levi
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mentecat
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Inserito il - 27/01/2013 : 17:20:35  Mostra Profilo Invia a mentecat un Messaggio Privato
Ci deve essere qualcosa che non quadra. Parlo di me, ovviamente. Vorrei tanto evitare , ma non ci riesco a non riflettere su una ( una?) cosa quantomeno singolare. Ieri, prima di andare a letto, mentre ero intento a fare zapping sfrenato al televisore, mi passa sotto gli occhi l’ultima trovata della Bellucci: la Monica Nazionale, anzi, transalpina. Era intenta a spiegare, la diva, quanto fosse importante per lei la famiglia. Ella la menava come al solito, tantoché, per non smentirsi, faceva passare il suo pensiero in secondo piano, facendo cadere l'attenzione sul suo servizio fotografico. E qui vi lascio immaginare! La stravaganza non sta in quello che ho scritto ora, ma nel fatto che stanotte mi è venuta in sogno Rosy Bindi. C’è qualche analogia? A tal proposito chiederei ad Enter o a qualche volontario, la spiegazione di tutto ciò. Premetto che scrivo il tutto di getto, senza pensare ( e quando mai ) e senza rivedere il tutto. Questa non è che la premessa. Infatti mettendo piede a terra ( ero a letto con la Bindi, ricordate?), mi rendo conto che la giornata di ieri l’ho trascorsa per intero alla televisione, con qualche puntata nel frigorifero, naturalmente. Esso, il televisore, si è districato perlopiù tra i soliti fatti; ma è proprio di questo che vorrei parlarvi. Quali sono i soliti fatti? Ovviamente nell’ordine: Fabrizio Corona, giornata della memoria, MPS e nuovo anno giudiziario. In maniera importante la RAI ha dedicato gran parte del suo palinsesto agli ebrei ( persino dribbling era tutto dedicato a un allenatore plurivittorioso e poi internato …); mentre Mediaset s’è dedicata per intero alla vicenda Corona, invitando il cugino, la madre, il suo avvocato, il personal trainer, etc etc. E’ la stessa cosa, vero? Tutto questo per ore ed ore. Anche in questo caso, c’è analogia? In tal caso, essendo io già in compagnia della Bindi, avrei preferito si fosse fatta viva anche la Moric, giusto per ristabilire un’equità. E il Monte dei Paschi? Come no, esso si difendeva bene, tanto che occupava il restante tempo. Qui mi è venuto un ( uno?) pensiero strano. Non saprei ben dire, ma è come se non si aspettasse altro che scoppiasse la solita puttanata, in maniera tale da svincolare le parti politiche da qualsiasi propaganda seria in vista delle ultime elezioni. Se ci fate caso non c’è più un leader ( o candidato ) che parli di crescita o di programmi in generale: sono tutti intenti a trovare le responsabilità politiche per quell’ammanco di circa 4 miliardi di euro ( sic!!). Persino la Carfagna strillava tra un dietrofront per Cosentino e una congiura dei magistrati su un presunto falso in bilancio del suo pigmaglione. Prima c’era la storia delle liste pulite a cercare di distrarci, ora il MPS. Se poi penso a Bersani che ha minacciato di sbranare chiunque si "azzardi a mettere in mezzo il PD" .... Vabbé.
Un piccolo pensiero sulla magistratura. Si è aperto l’anno giudiziario e tutti i Presidenti delle varie “Corti” si son prodigati a presentare il loro buoni propositi. Mi è saltato “all’orecchio” uno di loro in particolare. Non ricordo bene chi fosse, ma ciò che ha detto è stato da incorniciare, cioè che bisognava fare qualcosa per le carceri troppo affollate e che il carcere preventivo ( in teoria dovrebbe essere solo per determinati reati ) non costituisce un problema. Ma come, … ma se il carcere è pieno di gente che si trova lì proprio in via preventiva per poi essere scarcerato dopo circa un mese ( il mio pensiero combacia con quello di un noto giurista ). Mi sembra lo stesso quando i politici vanno in televisione e si impegnano - a parole - nel voler ridurre i parlamentari e fare la legge elettorale nuova. Sono anni che dicono la stessa cosa, ma loro sono addirittura aumentati, dato che hanno nominato una sezione di circa 100 esperti che avranno il compito di verificare la quantità di parlamentari da eliminare. Pazzesco, ne nominano altri 100 per decidere che sono troppi.
E di crisi non parla più nessuno. A me pare che l’unica squadra ( non di governo) che risolve la crisi di chi sta male è la Juventus. Fateci caso, quando arriva a Torino una squadra in crisi, diventa matematico che va a raccogliere punti.
Quanto vorrei tornare a prendere il caffè con Ciro Ante, in quella tazzina bianconera, da Maiulo…..
Panem et circenses o mala tempora currunt ? Vabbé, che cambia.

( scusate i 1500 errori...)

La sanità mentale è un'imperfezione.

Charles Bukowski
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pontiflex
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Inserito il - 27/01/2013 : 17:58:16  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
mentecat ha scritto:

...
Quanto vorrei tornare a prendere il caffè con Ciro Ante, in quella tazzina bianconera, da Maiulo…..
Panem et circenses o mala tempora currunt ? Vabbé, che cambia.


... a chi lo dici, Mentecat, hai ragione .. e .. non manca solo a te quella tazzina ... poi oggi è anche il giorno .. della memoria ...
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Enjoy
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Inserito il - 28/02/2013 : 16:48:45  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
Noi non creiamo macerie per distruggere, ma per ricostruire su basi più solide. Dobbiamo sentire dentro di noi l'urgenza del cambiamento; il presupposto per il cambiamento è la critica sullo stato dei fatti, e se questa vi appare violenta è perchè abbiamo a cuore accanto alla meravigliosa idea di "nazione", un ideale di benessere e di giustizia sociale, che è la nostra priorità. Noi non disprezziamo per odio, amici cari, disprezziamo per amore.


"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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Enjoy
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Inserito il - 23/03/2013 : 20:56:32  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
limone ha scritto:


A proposito, oltre al pezzo di m... e al comunista [...] per attribuire un disvalore [...]



Si diceva: la percezione che si ha di un (dis)valore, di qua dal senso comune, spesso varia a seconda degli uomini e degli intenti particolari.
Nel XVI secolo (e in quelli a seguire) quegli uomini così indaffarati ad affiggere versi anonimi su una statua alle spalle di Piazza Navona, non avrebbero mai avvertito come disvalore l'invettiva anche scomposta (come avvenne in un caso) o violenta di un Adriano VI o di un Benedetto XIII, come reazione a quella satira: si direbbe anzi che dopo aver messo a nudo gli inganni del potere, la reazione del potere stesso rappresentò per quell'arte dell'indignazione quasi un attestato di validità, o se vogliamo, da un certo punto di vista (e in ogni caso non come fine ultimo) il suo intento.



"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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mentecat
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Inserito il - 24/03/2013 : 19:21:40  Mostra Profilo Invia a mentecat un Messaggio Privato
[…]
La casta è casta e va, sì, rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,sì, inumata;
ma seppellita nella spazzatura!
[…]

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.[…]


Il grande Totò aveva individuato nell’aldilà l’uguaglianza . Ma c’è un altro posto dove sicuramente ci riconosciamo senza aspettare di passare a miglior vita

[tube]http://www.youtube.com/watch?v=WvON6VAtWsM[/tube]

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Inserito il - 27/03/2013 : 11:52:58  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
Imbavagliate l'ipocrisia, rifiutate il pregiudizio, stanate l'inganno. Informatevi.

http://www.corriere.it/inchieste/cannabis-che-resuscita-ma-italia-tabu/0f72b7f8-9626-11e2-9784-de425c5dfce0.shtml


Un abbraccio a chi soffre.





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spiderman
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Inserito il - 27/03/2013 : 16:50:42  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
Vi siete mai chiesti perché siamo così propensi(o abituati) a dire le bugie? Siamo più affascinati dalle bugie che non dalle verità. Molti sociologi si sono cimentati sull’argomento,approdando a conclusioni tra le più variegate. Una è che le bugie servono per consentirci un gratificante contatto con gli altri. Vero,sia quando ne siamo vittime,sia quando ne siamo autori. Ma anche per andare incontro agli altri,per essere accettati e accolti. Al di là del valore etico negativo del mentire,le bugie servono come rappresentazione della nostra vita quotidiana,quasi come necessità in colui che esibisce meriti che non possiede per mera voglia di apparire all’altezza dei compiti assegnatigli (esempi recenti Oscar Giannino,un Ministro tedesco della Merkel di cui non ricordo il nome,Renzo Bossi,ed altri). Spesso,però,dette bugie finiscono per ritorcersi contro i loro autori e producono più danni che vantaggi d’immagine.
Attenzione a non confondere le bugie con le menzogne.
Proprio queste vanno sviluppandosi, parallelamente,e spacciate come teorie economiche “salva stati”,che anziché far bene,producono molto danno ai Paesi che le subiscono e sono legate a interessi dominanti(il fantomatico “spread”fa parte di questa schiera). Grandi potenti finanziari internazionali impongono le loro bugie(da ritenersi frodi o inganni) fregandosene delle varie democrazie nazionali e degli interessi dei loro cittadini.
Il mondo anglosassone tanto per intenderci sta imponendo ai popoli “deboli” dette teorie economiche menzognere,che ,per avvantaggiare le proprie economie nazionali,purtroppo stanno alimentando la crisi globale. L’unico guaio è che nei Paesi dei deboli(tra cui l’Italia) non c’è nessun esponente politico all’altezza della situazione(Monti non lo è stato) che riesca a smascherare le teorie falsamente salvifiche. Credere o no c’è un sedicente potente nostrano(forse è scoppiata una guerra tra bugiardi?) che avrebbe capito questo sporco gioco,opponendosi strenuamente e siccome è ritenuto un ostacolo a questo tipo di prepotenza (così ha dichiarato),è inviso in Europa,che ha dato mandato all’ Italia,di eliminarlo(operazione compiuta?) dalla nostra scena politica. Nemo profeta in Patria o noi italiani “abbocconi” dei potentati anglosassoni?
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Enjoy
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Inserito il - 20/04/2013 : 18:21:10  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
God save the King

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Enjoy
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Inserito il - 30/04/2013 : 00:29:30  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
E poi ci lamentiamo di quel fondamentalismo religioso, dell'arretratezza culturale di cui sarebbe responsabile, del pantano in cui muore la ricerca scientifica, in quest'Italietta clericale, questo Paese allo sbando.
Nessuno che sollevi il minimo dubbio su questa specie di intoccabili giustificati da un ideale distorto: quella spinta "etica" estremizzata nel metodo e nella sostanza, sia pure svincolata dall'Assunto indimostrabile su cui poggia la fede; così tanto razionale da essere irragionevole, così tanto laica da somigliare spaventosamente al più cieco dogmatismo.
Dicono di chiamarsi "animalisti"; potete anche chiamarli Talebani.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/29/cnr-blitz-degli-animalisti-distrutti-anni-di-ricerca-su-parkinson-e-sclerosi-multipla/578613/

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Modificato da - Enjoy in data 30/04/2013 00:40:03
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spiderman
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Inserito il - 30/04/2013 : 11:50:53  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
Il grave atto criminoso davanti a Palazzo Chigi,offre un momento di riflessione,per non cadere in facili sentenze populiste. Quel proiettile poteva essere giustificato se avesse colpito un politico. Che sciocchezza vergognosa! Da più di due anni si protrae una campagna mediatica denigratoria, giustificata fin che si vuole,contro la nostra famigerata classe politica. Se la sono meritata,senza dubbio. Ma a questo punto,fermiamoci un attimo e ragioniamo pacatamente. Se gli italiani non trovano lavoro,se la disoccupazione giovanile è estremamente preoccupante,se la crisi economica imperversa è colpa imperdonabile della classe politica,rea di non essere stata all’altezza della storia,di non aver capito dove sta andando il mondo e il suo progresso(o regresso) . Ma non possiamo incolparli della crisi solo perché prendono alte indennità,che certamente devono essere ridotte per dare l’esempio ,ma che pure costituiscono una goccia nel mare della spesa pubblica. I rancori,se vogliamo collaborare per la ripresa,devono finire ,perché la casta non può essere impedita, attraverso simili intimidazioni ,ad intraprendere iniziative “politiche” necessarie all'uopo. E non ha neppure a portata di mano la cosiddetta bacchetta miracolistica. Potrà sembrare cinico,ma aiutare i cittadini come collettività e non come singoli è compito della casta. Accudire i singoli è compito dei missionari,della misericordia ,non della politica. Non intendo sparare nel mucchio,ma non è stato grave l’unanimismo contro la casta,che è stato rappresentato come il perfetto ed unico colpevole di tutto ciò che non funziona in Italia? E’ una domanda a cui abbiamo il dovere di rispondere,con lealtà,realtà e al di là dei facili consensi. Ha giocato nei nostri animi probabilmente un po’ di invidia sociale,perché chi lavora tanto e guadagna poco o niente proverà certamente invidia in chi lavora(i politici) meno e guadagna molto di più. Da qui la marginale semplificazione che,tagliati gli stipendi alla casta,tutto sarebbe andato meglio. Non me ne voglia nessuno,ma su questo adagio è volato l’exploit di Grillo,a cui,se togli questo assunto,non troverebbe giustificazione aver colto il voto di un italiano su quattro.
Quello che mi fa specie ,per concludere, è il pensiero di alcuni milioni di italiani che sono convinti che sia stato un “peccato non aver colpito un ministro”. E’ forse lo spirito dei tempi,ma , dovremmo essere più inclini a pensare prima con la testa e poi,forse, con la pancia.
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