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pontiflex
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Città: Monteparano


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Inserito il - 17/03/2013 : 23:36:42  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
18 Marzo 1848 - Dopo che il giorno precedente Venezia era insorta, a Milano Carlo Cattaneo, ottiene alcune concessioni dal vicegovernatore austriaco, subito annullate dal generale austriaco Josef Radetzky. Cattaneo e i suoi insorgono, iniziando le cinque giornate di Milano.

Per "Cinque giornate di Milano" si fa riferimento all'insurrezione avvenuta tra il 18 e il 22 marzo 1848 nell'omonima città, allora parte del Regno Lombardo-Veneto, che portò alla liberazione della stessa dal dominio austriaco.

Fu uno dei moti liberal-nazionali europei del 1848-1849 nonché uno degli episodi della storia risorgimentale italiana del XIX secolo, preludio all'inizio della prima guerra di indipendenza: la rivolta infatti influenzò le decisioni del re di Sardegna Carlo Alberto che dopo aver a lungo esitato, approfittando della debolezza degli Austriaci in ritirata, dichiarò guerra all'Impero austriaco.

Barricata eretta per bloccare una strada e i rivoltosi in armi a suo presidio (stampa d'epoca):



Dati schematici delle Cinque Giornate:














18 Marzo 1876 - L’ultimo governo della Destra (dall'unità d'Italia) cade alla Camera (242 voti a 181)


Rivoluzione all’italiana


da "La Patria, bene o male"

(Fruttero - Gramellini)


L’ultimo governo della Destra cade alla Camera (242 voti a 181) su un ordine del giorno che oggi apparterrebbe a un programma disinistra: la statalizzazione delle ferrovie. Il partito che fu di D’Azeglio e Cavour se ne va per esaurimento della missione: unificare il Paese (con le armi e con le leggi) e mettere a posto i conti dello Stato. Proprio due giorni prima della fine, il presidente del Consiglio Minghetti ha potuto annunciare il sospirato pareggio di bilancio. Impresa mastodontica, realizzata pur fra tanti errori da una classe dirigente che ha tassato sanguinosamente la popolazione, ma solo dopo essersi ridotta al minimolo stipendio. Una pratica di cui si perderà presto memoria. Certo, come in tutte le consorterie che rimangono per troppo tempo al potere, la corruzione si è annidata anche lì: in una seduta memorabile l’ex magistrato Tajani ha mostrato ai deputati le prove della connivenza del questore di Palermo con la mafia. Ad accelerare la chiusura del ciclo contribuisce poi la crisi del libero scambio. Le ultime scoperte scientifiche hanno abbattuto i costi dei trasporti internazionali e rovesciato sull’Europa le derrate americane a basso prezzo, dirottando i rari capitali dall’agricoltura (non più conveniente) all’industria. E un’industria che nasce ha bisogno dei dazi per crescere e rafforzarsi. Ha bisogno, cioè, di una politica protezionista che la Destra non ha i titoli per svolgere. Il capo dell’opposizione Agostino Depretis riceve dal Re l’incarico di formare il nuovo gabinetto. Ma la «rivoluzione parlamentare», come subito la battezzano i giornali, sarà tutto tranne che rivoluzionaria. Al governo arrivano i notabili della Sinistra garibaldina, legati anch’essi alla borghesia conservatrice ed alle clientele meridionali. Il loro programma è imperniato sulla moralità, l’istruzione elementare obbligatoria, l’abolizione della tassa sul macinato e il diritto di voto esteso a tutti i maschi in grado di leggere e scrivere. Lo realizzeranno solo in minima parte, pur rimanendo al potere per un ventennio, che in Italia non si nega a nessuno. Rispetto ai fratelli siamesi della Destra si caratterizzeranno per una minore efficienza amministrativa, una politica estera più avventurosa e una certa propensione al populismo, che li esporrà talvolta, soprattutto con Crispi, a tentazioni autoritarie. Quanto alla moralità, ecco cosa scriverà vent’anni più tardi Gaetano Salvemini: «Andati al potere, i sinistri mangiarono più che poterono. I destri avevano mangiato anch’essi, e appaiono onesti perché non dovettero sbalzare nessuno dal posto occupato; ma i sinistri - va loro resa questa lode - mangiarono molto di più»


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pontiflex
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Inserito il - 18/03/2013 : 21:12:51  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
19 Marzo 1958 – Viene istituito il Parlamento Europeo

Il logo del Parlamento europeo:



Il Parlamento europeo è l'assemblea parlamentare dell'Unione europea. Essa svolge una funzione di controllo ed è l'unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai suoi cittadini. Insieme al Consiglio dell'Unione europea, costituisce una delle due camere che esercitano il potere legislativo nell'Unione. Tuttavia, i loro poteri non sono identici (cosiddetto bicameralismo imperfetto), e devono convivere coi poteri che il trattato riserva agli stati membri. Il Parlamento europeo dispone di tre sedi: Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo. Le sessioni plenarie si svolgono sia a Bruxelles sia a Strasburgo, mentre le riunioni delle commissioni si svolgono sempre a Bruxelles. Lussemburgo è la sede del Segretariato generale del Parlamento.

I poteri del Parlamento europeo, per quanto non tutti esercitati in via autonoma, ma anzi prevalentemente condivisi con il Consiglio dell'Unione europea sono il potere legislativo, il potere di bilancio e il potere di controllo democratico. La principali funzioni del Parlamento Europeo sono:
- l'esercizio del controllo politico sull'operato della commissione tramite interrogazioni scritte e orali e lo strumento della mozione di censura;
- l'esame delle proposte legislative della Commissione (assieme al Consiglio dell'Unione europea, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria);
- l'approvazione del bilancio annuale dell'Unione, insieme al Consiglio dell'Unione europea;
- la nomina del mediatore europeo;
- l'istituzione di commissioni d'inchiesta.
Parlamento europeo e Consiglio dell'Unione europea, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria approvano i progetti di atto legislativo proposti dalla Commissione europea. Fermo restando l'esclusivo potere di iniziativa legislativa in capo alla Commissione, il Parlamento europeo detiene un potere di "iniziativa dell'iniziativa" nei confronti della Commissione, attraverso una delibera a maggioranza assoluta.











19 Marzo 1994 – A Casal di Principe viene assassinato in chiesa don Giuseppe Diana.

Giuseppe Diana, chiamato anche Peppe Diana o Peppino Diana (Casal di Principe, 4 luglio 1958 – Casal di Principe, 19 marzo 1994), è stato un presbitero, scrittore e scout italiano, assassinato dalla camorra per il suo impegno antimafia.

Don Peppe Diana:



" La Camorra oggi è una forma di terrorismo che incute paura, impone le sue leggi e tenta di diventare componente endemica nella società campana. I camorristi impongono con la violenza, armi in pugno, regole inaccettabili: estorsioni che hanno visto le nostre zone diventare sempre più aree sussidiate, assistite senza alcuna autonoma capacità di sviluppo; tangenti al venti per cento e oltre sui lavori edili, che scoraggerebbero l'imprenditore più temerario; traffici illeciti per l'acquisto e lo spaccio delle sostanze stupefacenti il cui uso produce a schiere giovani emarginati, e manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali; scontri tra diverse fazioni che si abbattono come veri flagelli devastatori sulle famiglie delle nostre zone; esempi negativi per tutta la fascia adolescenziale della popolazione, veri e propri laboratori di violenza e del crimine organizzato."

Alle 7.25 del 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, Giuseppe Diana è assassinato nella sagrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si accinge a celebrare la santa messa. Un killer lo affronta con una pistola. I cinque proiettili vanno tutti a segno: due alla testa, uno al volto, uno alla mano e uno al collo. Don Peppe Diana muore all'istante. L'omicidio, di puro stampo camorristico, fa scalpore in tutta Italia. Un messaggio di cordoglio è pronunciato da papa Giovanni Paolo II durante l'Angelus.










19 Marzo 2002 - Marco Biagi, giurista del lavoro e consulente del Ministero del Welfare, è ucciso dalle nuove Brigate Rosse.

Marco Biagi (Bologna, 24 novembre 1950 – Bologna, 19 marzo 2002) è stato un giuslavorista italiano. Docente di diritto del lavoro in diverse università italiane, a partire dagli anni novanta, ha avuto numerosi incarichi governativi come consulente e consigliere di diversi ministeri del Governo Italiano.
Il 19 marzo 2002 venne assassinato da un commando di terroristi appartenenti alle Nuove Brigate Rosse.

Marco Biagi:



La sera del 19 marzo 2002 dopo che Biagi, come ogni sera, a bordo della sua bici, ha finito di percorrere il tratto di strada che separa la sua abitazione di via Valdonica dalla stazione di Bologna, un commando di brigatisti lo blocca di fronte al portone della sua casa, al civico 14. I terroristi, con indosso dei caschi integrali, aprono quindi il fuoco in sua direzione per poi allontanarsi molto velocemente. Colpito da sei proiettili, alle 20:15, Biagi muore tra le braccia dei medici del 118 che sono accorsi sul posto.
La rivendicazione che, a firma Nuove Brigate Rosse, venne inviata quella stessa notte a diverse agenzie e quotidiani, fece riferimento ad una precisa strategia, dell'Organizzazione, volta a colpire uomini dello stato legati ad un contesto di ristrutturazione del mercato del lavoro.


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pontiflex
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Inserito il - 19/03/2013 : 23:50:05  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
20 Marzo 1916Albert Einstein pubblica la sua teoria della relatività.
Albert Einstein (Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955) è stato un fisico e filosofo della scienza tedesco naturalizzato svizzero, divenuto in seguito cittadino statunitense.

Albert Einstein Premio Nobel Nobel per la fisica 1921:



Con Albert Einstein, la teoria della relatività ebbe un ulteriore sviluppo ed oggi si tende ad associare a tale teoria il nome del fisico tedesco. La sua teoria si compone di due distinti modelli matematici, che passano sotto il nome di:
- Teoria della relatività speciale, o ristretta
- Relatività generale

Rappresentazione dello spazio tempo della relatività ristretta:













20 Marzo 1994 – A Mogadiscio, in Somalia vengono uccisi Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

Ilaria Alpi (Roma, 24 maggio 1961 – Mogadiscio, 20 marzo 1994) è stata una giornalista italiana del TG3, uccisa in Somalia assieme all'operatore Miran Hrovatin.
Miran Hrovatin (Trieste, 1949 – Mogadiscio, 20 marzo 1994) è stato un fotografo e cineoperatore italiano.

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin:



Ilaria Alpi fu uccisa mentre si trovava a Mogadiscio come inviata del TG3 per seguire la guerra civile somala e per indagare su un traffico d'armi e di rifiuti tossici illegali in cui probabilmente la stessa Alpi aveva scoperto che erano coinvolti anche l'esercito ed altre istituzioni italiane. Nel novembre precedente era stato ucciso, sempre in Somalia ed in circostanze misteriose, il sottufficiale del SISMI Vincenzo Li Causi, informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano.
Le immagini che ci sono giunte, di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin colpiti ed accasciati nell'abitacolo del loro fuoristrada, sono state girate dall'operatore dell'Abc, di origine greca, trovato ucciso qualche mese dopo a Kabul in una stanza d'albergo. Vittorio Lenzi, operatore della troupe svizzera-italiana è rimasto vittima di un incidente stradale sul lungolago di Lugano (mai chiarito del tutto nella dinamica).
Secondo una fonte, all'assassinio sarebbe legata una vendetta personale da parte di Hashi Omar Hassan, un somalo legato al clan tribale Abdalla Arone che sarebbe stato a suo dire oggetto di maltrattamenti da parte dei paracadutisti della Brigata Folgore durante l'operazione Ibis.


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pontiflex
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Inserito il - 20/03/2013 : 23:48:03  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
21 Marzo 1960Apartheid: massacro a Sharpeville, Sudafrica: la polizia apre il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore uccidendone sessantanove e ferendone 180.

Sharpeville è una township nel Gauteng meridionale, in Sudafrica, situata fra le città di Vanderbijlpark e Vereeniging. Fu fondata nel 1942. Il luogo è diventato tristemente noto in seguito al massacro di Sharpeville (21 marzo 1960), uno degli episodi più cruenti nella storia dell'apartheid.

La township fu creata nel 1942 dal governo sudafricano nel contesto della politica dell'apartheid; come nel caso di altre township, lo scopo era quello di creare abitazioni per la popolazione nera che veniva progressivamente allontanata dalle aree abitate dai bianchi. La township contava inizialmente 5466 abitazioni.

Il 21 marzo 1960 una folla di dimostranti si riunì di fronte alla stazione di polizia di Sharpeville per protestare contro la legge chiamata Urban Areas Act, che obbligava i cittadini neri a esibire un lasciapassare per allontanarsi dalla loro zona di residenza. La polizia aprì il fuoco sulla folla, dando luogo al primo massacro della storia del Sudafrica segregazionista.












21 Marzo 1931 - nasce Alda Merini, poetessa, aforista e scrittrice italiana († 2009).

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.


Alda Merini:



Perché amo gli animali? Perché io sono uno di loro.
Perché io sono la cifra indecifrabile dell’erba,
il panico del cervo che scappa,
sono il tuo oceano grande e sono il più piccolo degli insetti.
E conosco tutte le tue creature: sono perfette in questo amore che corre sulla terra per arrivare a te..













21 Marzo 2012
- muore Antonio Guerra conosciuto come Tonino Guerra (Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920 – Santarcangelo di Romagna, 21 marzo 2012) è stato un poeta, scrittore e sceneggiatore italiano.

« Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande. »

Tonino Guerra:



Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni fra i più importanti registi italiani del tempo (Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, i fratelli Taviani, ecc.). Dalla collaborazione con il regista ferrarese Antonioni, gli giungerà anche la nomination al premio Oscar nel 1967, per il film Blow-Up.

Premi: Prix du scénario, Premio alla carriera - European Film Awards, David di Donatello per la Migliore Sceneggiatura.

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pontiflex
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Inserito il - 21/03/2013 : 23:57:51  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
22 Marzo 1885Re Umberto I posa la prima pietra del Vittoriano.


Il Vittoriano visto dal centro di Piazza Venezia:



da: La Patria, Bene o Male
(Fruttero - Gramellini)


In occasione del primo cinquantenario
dell’Unità d’Italia, il 4 Giugno 1911
il Re inaugura un grandioso
monumento nel cuore di Roma, dedicato al
nonno Vittorio Emanuele II (di qui il nome
Vittoriano), che ospita anche l’Altare della
Patria. È interamente costruito in marmo
bianco estratto dalle cave del Bresciano, scelto
perché di facile lavorazione.
Tutto è cominciato nel 1880 con un concorso
internazionale vinto da uno scultore francese.
Ma nel 1882 c’è un secondo concorso riservato
ai soli italiani. Le proposte presentate sono
novantotto, tre vengono selezionate per la
scelta finale e l’opera è infine affidata al
giovane architetto Giuseppe Sacconi. L’idea è
di creare una sorta di grande Foro, una piazza
sopraelevata al centro della Roma imperiale.
La prima pietra viene posata il 22 Marzo 1885.
Il monumento sorge tra accese polemiche:
per l’imperatore Traiano, per Napoleone, per
Nelson si è ritenuta sufficiente una colonna, e
su una maestosa colonna Vittorio Emanuele II
domina i viali torinesi. Ma a Roma si pensa che
non basti, c’è da rievocare l’antica grandezza
della Città Eterna e da bilanciare, più o meno
implicitamente, la grandiosità della basilica di
San Pietro e della piazza ideata dal Bernini.
Si procede dunque a una rivoluzione
urbanistica di tutta la zona dove sorgerà il
«mostro», la «torta nuziale», la «macchina da
scrivere». Viene demolito un intero quartiere
medioevale, antiche chiese e rovine romane
sono tolte di mezzo, non c’è sarcasmo,
polemica, critica urbanistica che resista alla
gigantesca allegoria carica di scalinate, gallerie,
recessi e passaggi di ogni genere. Nonché
naturalmente di decine e decine di statue
simboleggianti il lavoro, il genio italico, le
messi della Puglia, la corona ferrea di Milano,
le Repubbliche marinare, tutte le regioni, tutte
le città cosiddette «nobili» e i sei gruppi in
marmo e bronzo che rappresentano i sei
presunti valori degli italiani: Pensiero, Azione,
Sacrificio, Diritto, Forza, Concordia.
Con la Grande Guerra il monumento
acquista ancora un altro significato. Il lungo
massacro ha acceso nell’animo dei governanti
un commovente slancio retorico: l’idea di
celebrare la strage onorando le ossa di un
soldato senza nome, scelto a caso sul campo di
battaglia. E il Vittoriano sembra fatto apposta
per diventare anche la tomba del Milite Ignoto.
Qui, dunque, avranno modo di perpetuarsi le
guardie d’onore, le cerimonie su e giù per
l’immenso scalone, le corone commemorative,
gli squilli di tromba, le visite compunte dei
potentati.
Chi ci passa davanti ogni giorno non fa più
caso al Vittoriano. Gli stranieri lo guardano con
un certo stupore. Una parte maggioritaria degli
italiani lo trova non solo indispensabile, ma
anche bello. Una piccola minoranza continua a
giudicarlo la più grave ed ineliminabile offesa
che si potesse fare a una città come Roma.












22 Marzo 1920 - Lo sciopero delle lancette.

da: La Patria, Bene o Male
(Fruttero - Gramellini)


Un operaio della FIAT Brevetti si ferma
davanti al grande orologio della fabbrica e, tra
gli applausi dei compagni, sposta le lancette
indietro di un’ora. Sembra la bravata di un
goliardo, è l’inizio di una lotta che farà sognare
(o temere) la rivoluzione e sfocerà nella nascita
del Partito comunista.
Il casus belli è l’introduzione dell’ora legale,
contestata dai metallurgici, come si chiamano
allora, che non vogliono recarsi al lavoro col
buio. Ma la vera posta in gioco è il ruolo dei
consigli di fabbrica. Osteggiati dal sindacato,
che ne teme la concorrenza, ma sostenuti da
Ordine nuovo, la corrente socialista di Gramsci
che li considera l’equivalente italiano dei
soviet.
La rivoluzione russa del 1917 è la moda del
momento: mito o spauracchio, a seconda delle
inclinazioni. Qualcuno arriva a sostenere
seriamente che sia stato Lenin a spargere il
bacillo della «spagnola», l’influenza che nelle
nazioni capitalistiche sta mietendo più morti
della prima guerra mondiale. Ma i bolscevichi
diffondono un altro genere di virus, che
attecchisce facilmente in un Paese uscito a
pezzi da una guerra pur vittoriosa, dove il costo
della vita è triplicato, l’industria fatica a
riconvertirsi all’economia di pace e le donne
che avevano sostituito i parenti maschi spediti
al fronte si ritrovano di colpo disoccupate. Lo
sciopero delle lancette paralizza il Piemonte per
un mese e Gramsci vagheggia di estenderlo alle
altre regioni a tempo indeterminato. La
Confederazione generale del lavoro (cgdl) lo
riporta alla realtà e raggiunge un accordo con i
«padroni». Ma a settembre si ricomincia con
l’occupazione delle fabbriche, stavolta in tutta
Italia. Operai armati presidiano gli ingressi, sui
pennoni sventolano le bandiere rosse e le
commissioni interne organizzano la
produzione, stipulando un mutuo con la banca
delle cooperative per pagare gli stipendi.
Gramsci esulta: «La rivoluzione accende i suoi
bivacchi!». Il vecchio Giolitti, tornato capo del
governo, non interviene. Quando Agnelli lo
sollecita a fare qualcosa, risponde beffardo:
«Domani darò ordine all’artiglieria di
bombardare la FIAT. È contento?». È di nuovo
la CGDL a far defluire l’ondata rivoluzionaria
verso il lago del riformismo, in cambio di
miglioramenti salariali.
Gramsci incassa la sconfitta e medita di
dotarsi dello strumento che finora gli è
mancato: il partito. Al congresso socialista di
Livorno detta le condizioni: cacciare i
riformisti, scomunicare il sindacato e cambiare
nome. Insomma, suicidarsi per risorgere.
Nonostante in sala ci siano più poliziotti che
delegati, succede di tutto, anche che dal podio
Nicola Bombacci punti una rivoltella addosso a
un «compagno» che lo accusa di essere «un
rivoluzionario da temperino». Il segretario
Serrati tenta un compromesso, ma Gramsci
vuole la rottura. «Lasciamo il circo Barnum»
annuncia, mentre i suoi abbandonano la sala
cantando L’Internazionale e si trasferiscono,
sotto la pioggia, in un teatro col tetto bucato a
fondare tra gli ombrelli il Partito comunista
d’Italia.



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pontiflex
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Inserito il - 22/03/2013 : 22:25:33  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato

23 Marzo 1842 - muore Stendhal.
Marie-Henri Beyle, noto come Stendhal (Grenoble, 23 gennaio 1783 – Parigi, 23 marzo 1842), è stato uno scrittore francese.

Stendhal:



Amante dell'arte e appassionato dell'Italia dove visse a lungo, esordì in letteratura nel 1815 con le biografie su Haydn, Mozart e Metastasio, seguite nel 1817 da una Storia della pittura in Italia e dal libro di ricordi e d'impressioni Roma, Napoli, Firenze. Quest'ultimo fu firmato per la prima volta con lo pseudonimo di Stendhal, nome forse ispirato alla città tedesca di Stendal, dove nacque l'ammirato storico e critico d'arte Johann Joachim Winckelmann.

I suoi romanzi di formazione Il rosso e il nero (1830), La Certosa di Parma (1839).












23 Marzo 1857 – Installazione da parte di Elisha Otis del primo ascensore (all'indirizzo 488, Broadway, New York).

Il primo sviluppo fondamentale che si ebbe in direzione dell'ascensore come noi lo conosciamo oggi venne dato da un inventore americano, Elisha Otis, che nel 1853 depositò il brevetto di un sistema di sicurezza paracadute, destinato ad impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi.

La prima applicazione pratica si ebbe nel 1857 a New York e, negli anni successivi, altri famosi ingegneri lo perfezionarono con l'adozione di circuiti idraulici e con l'invenzione dell'ascensore elettrico, fatta risalire al 1880 in Germania da parte di Werner von Siemens.

Il brevetto Otis:



Le tappe più importanti nell'evoluzione dell'ascensore possono essere considerate quelle dell'abolizione del manovratore, datata 1924, e successivamente l'introduzione delle porte ad apertura automatica al posto di quelle manuali.












23 Marzo 1919Benito Mussolini fonda a Milano i Fasci italiani di Combattimento.

da: La Patria, bene o male

(Fruttero - Gramellini)


Antemarcia
«Io non ho creato il fascismo, l’ho tratto
dall’inconscio degli italiani» dirà Mussolini
nell’ultima intervista della sua vita. Alla prima
adunata milanese di piazza San Sepolcro, a cui
durante il Ventennio affermeranno di aver
partecipato un po’ tutti, si presentano in poco
meno di trecento. Reduci avviliti dal fronte e
piccoli borghesi imbestialiti: contro i socialisti
e i loro scioperi, ma anche contro «i pescecani»
(oggi si direbbe «i poteri forti») arricchitisi
grazie alle commesse di guerra. Il fascismo
delle origini è un miscuglio di perdenti, tenuti
insieme dal vittimismo e dal rancore.
Lo stesso Mussolini, chiamato a spiegare ai
suoi seguaci in che cosa consista, proclama:
«Noi siamo degli antipregiudizialisti, degli
antidottrinari e dei problemisti». Mah.
Comunque si sente sempre un uomo di sinistra:
vuole il diritto di voto per le donne e la
pensione obbligatoria a 55 anni.
Alle elezioni i Fasci di combattimento non
raccattano nemmeno un seggio. Per sfregio i
socialisti organizzano un finto funerale di
Mussolini. Ma è proprio il loro massimalismo
condito di violenza a farlo risorgere: il primo
scontro fra rossi e neri avviene nell’aprile 1920,
davanti all’Arena di Milano, anche se la svolta
arriva dai proprietari terrieri della pianura
padana, che confluiscono nel fascismo per
contrastare le leghe socialiste e cattoliche.
I contadini tornati dal fronte pretendono la
consegna delle terre promesse alle truppe dopo
Caporetto. Non ottenendo soddisfazione,
cominciano a prendersele da soli. E gli agrari,
per difendere i loro beni minacciati di esproprio
proletario, organizzano le squadre delle camicie
nere e spostano definitivamente a destra il
cuore del movimento, inventando le spedizioni
punitive che laureano sul campo i ras di
provincia: Balbo, Arpinati, Farinacci.
Mussolini non li ama, ma li usa: aizzandoli,
per poi presentarsi all’opinione pubblica
impaurita come l’unico in grado di domarli. Il
gioco gli riesce persino con una vecchia volpe
come Giolitti, che punta ad imbrigliare i fascisti
nel meccanismo parlamentare per rinvigorire i
suoi ranghi con forze fresche. Perciò propone
un’alleanza elettorale che Mussolini accetta,
salvo disconoscerla un minuto dopo la vittoria,
precludendo a Giolitti l’ennesima presidenza
del Consiglio.
Il tribuno di Predappio vuole il potere tutto
per sé, e lo vuole attraverso la minaccia della
rivoluzione. Ma solo la minaccia, perché, da
arci-italiano qual è, la rivoluzione pretende di
farla d’accordo con i carabinieri, cioè col Re.
Invece i suoi ras detestano la politica e, appena
lui tenta di costringerveli, provano addirittura a
togliergli la guida del partito.
Succede quando il futuro Duce, per ragioni
tattiche, tende la mano al governo in carica e
agli odiati rossi, contro i quali le sue squadre
vanno picchiandosi nelle piazze. A salvargli il
posto è l’assenza di figure carismatiche fra gli
oppositori interni. Dino Grandi tenta invano di
mandarlo in minoranza. Ci riuscirà solo il 25
luglio, ma del ‘43.

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pontiflex
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Inserito il - 23/03/2013 : 23:53:08  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
24 Marzo 1944 - Eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 prigionieri sono fucilati per rappresaglia all'Attentato di via Rasella del 23 marzo.

L'eccidio delle Fosse Ardeatine è il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista il 24 marzo 1944, ai danni di 335 civili e militari italiani, come atto di rappresaglia in seguito all'attentato di via Rasella compiuto contro le truppe germaniche avvenuto il giorno precedente. Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime, e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, è diventato l'evento simbolo della rappresaglia nazista durante il periodo dell'occupazione.

Nella scelta delle vittime, furono privilegiati criteri di connessione con la resistenza militare monarchica e coi i partigiani, e di appartenenza alla religione ebraica, e se in un primo tempo si tese ad escludere persone rastrellate al momento e/o detenuti comuni, successivamente, per raggiungere il numero di vittime volute, un certo numero di ostaggi fu poi costituito da reclusi condannati (o in attesa di processo) per delitti di natura non politica. Costoro furono prelevati, insieme a militari, membri attivi della resistenza e ad altri antifascisti, dal carcere romano di Regina Coeli, dove erano tenuti prigionieri. La strage iniziò infatti nemmeno 23 ore dopo l'agguato partigiano.

Il massacro fu organizzato ed eseguito da Herbert Kappler, all'epoca ufficiale delle SS e comandante della polizia tedesca a Roma, già responsabile del rastrellamento del Ghetto di Roma nell'ottobre del 1943 e delle torture sui partigiani detenuti nel carcere di via Tasso.
L'ordine di esecuzione riguardò 320 persone, poiché inizialmente erano morti 32 soldati tedeschi. Durante la notte successiva all'attacco di via Rasella morì un altro soldato tedesco e Kappler, di sua iniziativa, decise di uccidere altre 10 persone.

Erroneamente, causa la "fretta" di completare il numero delle vittime e di eseguire la rappresaglia, furono aggiunte 15 persone in più nell'elenco ed i tedeschi uccisero anche loro perché, se le avessero lasciate libere, avrebbero potuto raccontare quello che era successo.












24 Marzo 1874 - nasce Luigi Einaudi, economista, politico e giornalista italiano.

Luigi Einaudi (Carrù, 24 marzo 1874 – Roma, 30 ottobre 1961) è stato un economista, politico e giornalista italiano, secondo Presidente della Repubblica Italiana.
Intellettuale ed economista di fama mondiale, Luigi Einaudi è considerato uno dei padri della Repubblica Italiana.
Vice Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro delle Finanze, del Tesoro e del Bilancio nel IV Governo De Gasperi, tra il 1945 e il 1948 fu Governatore della Banca d'Italia. Dal 1948 al 1955 fu Presidente della Repubblica Italiana. Suo figlio, Giulio, fondò la famosa casa editrice che porta il suo nome.

Luigi Einaudi:



"Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi ". 15 Settembre 1960


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25 Marzo 1522 – Inigo de Recalde de Loyola smette le vesti di cavaliere per iniziare il suo noviziato. Prenderà il nome di Ignazio di Loyola e fonderà i Gesuiti.

Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù:



Ignazio di Loyola (Loyola, 24 dicembre 1491 – Roma, 31 luglio 1556), è stato un religioso spagnolo, fu il fondatore della Compagnia di Gesù (Gesuiti): nel 1622 è stato proclamato santo da papa Gregorio XV.

La Compagnia di Gesù appartiene al numero degli ordini di chierici regolari, sorti nel corso del XVI secolo e utilizzati dalla Chiesa per contrastare la diffusione del protestantesimo e diffondere i dettami del Concilio di Trento, caratterizzati dall'unione di vita religiosa e impegno apostolico.

La struttura dell'ordine è stabilita dalla Formula instituti, codificata e ampliata da Ignazio nelle Costituzioni della Compagnia, redatte insieme al suo segretario Juan de Polanco tra il 1547 e il 1550, ulteriormente modificate in base ai suggerimenti dei religiosi professi e promulgate nel 1553: il testo, approvato nel 1606 da papa Paolo V con la bolla Quantum religio, è rimasto sostanzialmente immutato fino alla XXXI congregazione generale dell'ordine (1965-1966).

Le costituzioni ignaziane (frutto della riflessione sull'esperienza religiosa del fondatore e dei suoi primi compagni) non sono solo un codice legislativo, ma uniscono agli elementi giuridici anche aspetti spirituali e ascetici e non possono essere comprese prescindendo dagli Esercizi spirituali.

La caratteristica impressa maggiormente da Ignazio all'ordine è l'universalità dell'apostolato per quanto concerne il territorio, i compiti e i mezzi. L'altro elemento essenziale è la speciale obbedienza al papa, che trova compiuta espressione in un quarto voto aggiunto ai consueti tre comuni a tutti i religiosi (povertà, obbedienza e castità).












25 Marzo 1957 – Alle 18:46 a Roma si firma il trattato istitutivo del Mercato comune europeo (MEC): ne fanno parte Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo.

Previsto dai Trattati di Roma – entrati in vigore il 1º gennaio 1958 – ha conosciuto un periodo transitorio di dodici anni, conclusosi il 31 dicembre 1969. Il mercato comune europeo era l'area dei paesi della comunità europea su cui si realizza la libera circolazione di merci, servizi, persone e capitali.

Dopo il fallimento di progetti di integrazione di più ampio respiro (come la CED), si scelse di continuare, in ottica funzionalista, a procedere con l'integrazione nel settore economico, meno soggetto alle resistenze dei governi nazionali. L'istituzione della CEE e del conseguente mercato unico si orientano in questo senso.

Il mercato comune si basa su quattro libertà (art. 3):

- libera circolazione delle persone
- libera circolazione dei servizi
- libera circolazione delle merci
- libera circolazione dei capitali

Esso ha creato uno spazio economico unificato, con condizioni di libera concorrenza tra le imprese e permettendo di ravvicinare le condizioni di scambio dei prodotti e dei servizi.




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Inserito il - 25/03/2013 : 23:33:00  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
26 Marzo 1923 – L'Italia inizia la costruzione di quella che sarà la prima autostrada del mondo, la Milano-Laghi

Il casello d'accesso alla Milano Laghi:



La cosiddetta Autostrada dei Laghi è il risultato della necessità, sentita negli anni venti del XX secolo, di unire Milano alle vicine città di Como e Varese e con le zone turistiche del Lago di Como e del Lago Maggiore. Oggi si compone di tre autostrade ufficialmente classificate come A8 (intera estensione), A9 (intera estensione) e A8/A26 (per il tratto Gallarate-Sesto Calende) gestite da Autostrade per l'Italia dal 1962; i relativi percorsi si sviluppano totalmente entro il territorio della Regione Lombardia.











26 Marzo 1995 – Entra in vigore il Trattato di Schengen

Con la convenzione di Schengen si fa riferimento a un trattato (le operazioni per la preparazione del quale si svolsero nell'arco degli anni 1985-95) che coinvolge sia alcuni Stati membri dell'Unione europea sia Stati terzi.
Gli accordi, inizialmente nati al di fuori della normativa UE, ne divennero parte con il Trattato di Amsterdam, e vennero integrati nel Trattato sull'Unione europea (meglio noto come Trattato di Maastricht).

Obiettivi:

Abolizione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne dello spazio Schengen.
Rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen.
Collaborazione delle forze di polizia e possibilità per esse di intervenire in alcuni casi anche oltre i propri confini (per esempio durante gli inseguimenti di malavitosi).
Coordinamento degli stati nella lotta alla criminalità organizzata di rilevanza internazionale (per esempio mafia, traffico d'armi, droga, immigrazione clandestina).
Integrazione delle banche dati delle forze di polizia (il Sistema di informazione Schengen, detto anche SIS).


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Inserito il - 30/03/2013 : 11:08:45  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
27 Marzo 1886 - Milano, salone del Consolato operaio in via Campo Lodigiano: prima esecuzione pubblica, ad opera della Corale Gaetano Donizetti, dell'Inno dei lavoratori, con testo scritto da Filippo Turati su musica di Amintore Claudio Flaminio Galli.

« Su fratelli, su compagne, / su, venite in fitta schiera: / sulla libera bandiera / splende il sol dell'avvenir.
Nelle pene e nell'insulto / ci stringemmo in mutuo patto, / la gran causa del riscatto / niun di noi vorrà tradir... »

http://www.youtube.com/watch?v=yUNo8g7v8rc


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28 Marzo 1959 - La Cina blocca la rivolta popolare tibetana iniziata il 10 marzo e scioglie il governo del Tibet assumendone il totale controllo; il Dalai Lama ripara in esilio in India.

L’opposizione tibetana agli ordinamenti cinesi culmina con la rivolta di Lhasa e la partenza del Dalai Lama per l’India. Nelle rivolte tra il 1956 e il 1959 vengono uccisi decine di migliaia di tibetani, la maggioranza nel Tibet orientale. Dopo la rivolta, la Cina istituisce le "riforme democratiche" nel TAR e la prepressione della resistenza tibetana.

Dal 1959 decine di migliaia di tibetani vengono imprigionati. Le "Riforme democratiche" delle istituzioni religiose porta allo spopolamento dei monasteri, all’arresto di molti monaci e al saccheggio delle proprietà traduce nell’inedia di migliaia di tibetani, specialmente di coloro che sono rinchiusi nelle prigioni. Dal 1962 circa 70.000 tibetani si sono rifugiati in Nepal e in India.



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29 Marzo 1516 – La Serenissima Repubblica di Venezia delibera l'istituzione del ghetto, primo in Europa, dove gli ebrei veneziani erano costretti a risiedere.
Il ghetto di Venezia era la zona di Venezia dove gli ebrei veneziani erano obbligati a risiedere durante il periodo della Repubblica veneta. Dal suo nome deriva la parola ghetto.





Il Ghetto si trova nel sestiere di Cannaregio ed è sede della Comunità Ebraica di Venezia.





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Inserito il - 30/03/2013 : 11:39:25  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
30 Marzo 1842L'anestesia attraverso l'uso dell'etere viene usata per la prima volta in una operazione chirurgica dal dottor Crawford Long.

Crawford Williamson Long:



Crawford Williamson Long (Georgia, 1º novembre 1815 – 16 giugno 1878) è stato un medico e farmacista statunitense.
Il 30 marzo 1842 Long adoperò l'etere per asportare un tumore del collo di tal James M. Venable. Ad un paziente atterrito dalla semplice idea dell'intervento furono fatti inalare i vapori di etere e fu un Venable stupefatto quello che osservò il tumore che gli era stato asportato senza che se ne accorgesse!
Morì all'età di 63 anni mentre stava assistendo una partoriente invitando coloro che volevano prestargli soccorso a provvedere prima di tutto alla donna ed al neonato.












30 Marzo 2004 – Il governo Berlusconi II istituisce il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati
.

Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, essa commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata

Secondo la legge che l'ha istituito, al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una targa commemorativa, destinata ai parenti degli "infoibati" e delle altre vittime delle persecuzioni, dei massacri e delle deportazioni occorse in Istria, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi.

« (...) un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una "pulizia etnica". »
(Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, Roma, 10 febbraio 2007)




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Inserito il - 31/03/2013 : 21:04:58  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
31 Marzo 1282 – Hanno inizio i Vespri siciliani

Tutto ebbe inizio mentre si era in attesa della funzione del Vespro del 30 marzo 1282, Lunedì di Pasqua, sul sagrato della Chiesa del Spirito Santo, a Palermo. A generare l'episodio fu - secondo la ricostruzione storica - la reazione al gesto di un soldato dell'esercito francese, tale Drouet, che si era rivolto in maniera irriguardosa ad una giovane nobildonna accompagnata dal consorte, mettendole le mani addosso con il pretesto di doverla perquisire.
A difesa di sua moglie, lo sposo riuscì a sottrarre la spada al soldato francese e a ucciderlo. Tale gesto costituì la scintilla che dette inizio alla rivolta. Nel corso della serata e della notte che ne seguì i palermitani - al grido di "Mora, mora!" - si abbandonarono ad una vera e propria "caccia ai francesi" che dilagò in breve tempo in tutta l'isola, trasformandosi in una carneficina. I pochi francesi che sopravvissero al massacro vi riuscirono rifugiandosi nelle loro navi, attraccate lungo la costa.

Si racconta che i siciliani, per individuare i francesi che si camuffavano fra i popolani, facessero ricorso ad uno shibboleth, mostrando loro dei ceci («cìciri», nella lingua siciliana) e chiedendo di pronunziarne il nome; quelli che venivano traditi dalla loro pronuncia francese (sciscirì), venivano immediatamente uccisi.

Drouet trafitto dalla spada viene ucciso, da I Vespri siciliani di Francesco Hayez:



« se mala segnoria, che sempre accora
li popoli suggetti, non avesse
mosso Palermo a gridar: "Mora, mora!". »
(Dante, Divina Commedia, canto VIII del Paradiso)












31 Marzo 1889 – Viene inaugurata a Parigi la Torre Eiffel.

Tour Eiffel:



La struttura, che con i suoi 324 m è la più alta di Parigi, venne costruita in meno di due anni, dal 1887 al 1889; sarebbe dovuta servire da entrata all'Esposizione Universale del 1889, una Fiera Mondiale organizzata per celebrare il centenario della Rivoluzione francese. Inaugurata il 31 marzo del 1889, fu aperta ufficialmente il 6 maggio dello stesso anno dopo appena 2 anni, 2 mesi e 5 giorni di lavori.

Fu chiamata così dal nome del suo progettista, l'ingegnere Gustave Eiffel, che costruì anche la struttura interna della Statua della libertà. È visitata mediamente ogni anno da oltre cinque milioni e mezzo di turisti.

La torre è alta con la sua antenna 324 m (le antenne della televisione sulla sommità sono alte 20 m), pesa circa 8 000 tonnellate.

Per il suo mantenimento servono anche 50 tonnellate di vernice ogni 7 anni. A seconda della temperatura ambientale l'altezza della Torre Eiffel può variare di diversi centimetri a causa della dilatazione del metallo (sino a 15 cm più alta durante le calure estive). Nelle giornate ventose sulla cima della torre si possono verificare oscillazioni sino a 12 cm.












31 Marzo 1945 - muore Anna Frank.

Annelies Marie Frank, detta Anne, nome italianizzato in Anna Frank, (Francoforte sul Meno, 12 giugno 1929 – Bergen-Belsen, 31 marzo 1945), è stata una ragazza ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario scritto nel periodo in cui la sua famiglia si nascondeva dai nazisti e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.


Annelies Marie Frank:




Il Diario di Anna Frank è il racconto, (in lingua olandese), della vita di una ragazza ebrea di Amsterdam, costretta nel 1942 a entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Nel diario da lei tenuto, Anna racconta la vita e le vicende di tutti i giorni, scrivendo le proprie impressioni sulle persone che vivono con lei.

Nell'agosto del 1944 i clandestini vennero scoperti e arrestati; furono condotti al campo di concentramento di Westerbork (lo stesso in cui era stata deportata Helga Deen, giovane studentessa autrice del diario Kamp Vught, poi uccisa nel 1943 assieme alla famiglia nel campo di sterminio di Sobibór); da qui le loro strade si divisero, ma ad eccezione del padre di Anna, tutti quanti morirono all'interno dei campi di sterminio nazisti. Anna morirà di tifo a Bergen-Belsen, campo di concentramento situato in Germania, nel marzo del 1945, insieme alla sorella Margot, dopo essere stata deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz.

Nel 2009 l'UNESCO ha inserito il Diario di Anna Frank nell'Elenco delle Memorie del mondo.

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Inserito il - 01/04/2013 : 13:03:45  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
1 Aprile 1815 - nasce Otto von Bismarck, politico tedesco († 1898).
Otto Eduard Leopold von Bismarck-Schönhausen (Schönhausen, 1º aprile 1815 – Friedrichsruh, 30 luglio 1898).

Fu primo ministro della Prussia, dal 1862 al 1890. Nel 1867 divenne il capo del governo della Confederazione Tedesca del Nord e, alla nascita dell'Impero tedesco nel 1871, ne divenne il primo Cancelliere. Fu l'artefice dell'unificazione della Germania. In politica interna, benché promotore di riforme in campo assistenziale, fu avversario dei socialisti. In politica estera dopo il 1878 creò un sistema di alleanze che, determinando un equilibrio di forze in Europa, riuscì a isolare la Francia e a contenere le dispute fra Austria e Russia.

Otto von Bismarck:



La Confederazione Tedesca del Nord (1866-1871) a guida prussiana. Il confine della confederazione è tracciato in rosso: a sud (seguendo il corso del fiume Meno) esclude la Baviera e gli Stati limitrofi meridionali.:














1 Aprile 1976 - Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple Computer.

Apple Inc. è un'azienda informatica statunitense che produce sistemi operativi, computer e dispositivi multimediali con sede a Cupertino, Silicon Valley.

Logo Apple Inc.:



Conosciuta in tutto il mondo dai primi anni ottanta grazie alla vasta gamma di computer Macintosh, attualmente il suo nome è associato anche al lettore di musica digitale iPod, al negozio di musica online iTunes Store, all'iPhone, smartphone basato sul sistema operativo iOS, e al tablet iPad.

Nel corso del tempo Apple ha introdotto presso il grande pubblico numerose innovazioni nel campo dell'alta tecnologia e del design applicate ai prodotti informatici.

A partire da agosto 2011, Apple è una delle più grandi aziende al mondo per capitalizzazione azionaria e di maggior valore al mondo, davanti alla eterna rivale Microsoft.

Il 12 agosto 2012 Apple diviene la società con maggiore capitalizzazione di mercato di sempre, battendo il precedente record della rivale Microsoft risalente al 1999. Nel 2012 gli utili sono cresciuti del 94%.


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Inserito il - 02/04/2013 : 21:37:11  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
2 Aprile 1948 – USA, il Congresso approva il piano Marshall.
Denominato ufficialmente, a seguito della sua attuazione, Piano per la ripresa europea (inglese: European recovery program, E.R.P.), il Piano Marshall fu uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale.

Poster del Piano Marshall:



Il Piano terminò nel 1951, come originariamente previsto. I tentativi di prolungarlo per qualche tempo non ebbero effetto a causa dello scoppio della guerra di Corea e della vittoria dei repubblicani nelle elezioni per il Congresso dell'anno precedente.

Per qualche tempo molti economisti statunitensi giudicarono negativamente l'impatto del Piano Marshall sull'economia europea dato che, nella loro opinione, esso aveva prodotto una crescita sostenuta ma grazie al basso costo del lavoro, cosa che – non avendo indotto una contemporanea crescita dei redditi – aveva portato ad un certo ristagno nella spesa e nei consumi. In realtà – come dimostrato dalle analisi più recenti – il Piano consentì all'economia europea di superare un momento di indubbia crisi e favorì una ripresa che già nel 1948 era evidente, consentendo ai Paesi beneficiari di superare l'indice di produzione prebellico già nel momento in cui il flusso di aiuti terminò.












2 Aprile 2005 – Alle 21:37 muore Papa Giovanni Paolo II. Quando viene data la notizia ufficiale, le migliaia di persone raccolte spontaneamente davanti alla Basilica di San Pietro danno vita a una veglia di preghiera che praticamente si svolge senza sosta fino al giorno del funerale, venerdì 8 aprile.

Papa Giovanni Paolo II - 264º papa della Chiesa cattolica:



Papa Giovanni Paolo II (in latino: Ioannes Paulus PP. II, in polacco: Jan Pawel II, nato Karol Józef Wojtyla; Wadowice, 18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005) è stato il 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, 6º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, accanto agli altri titoli connessi al suo ufficio.


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Inserito il - 03/04/2013 : 22:20:01  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
3 Aprile 1860 - USA: Prima corsa del Pony Express da Saint Joseph, Missouri a Sacramento, California (sarà completata il 13 aprile).

Frank E. Webner, cavallerizzo della Pony Express:



Le partenze dei cavalli da San Francisco e St. Joseph erano state programmate entrambe per partire simultaneamente il 3 aprile 1860. Ad ovest era stata fatta molta più pubblicità all'evento, ma non esistono fotografie dei cavallerizzi alla partenza, in nessuna delle due città.
Ovest [modifica]
Il messaggero che doveva portare il mochila arrivò con due ore di ritardo. Nella borsa c'erano 49 lettere, 5 telegrammi a qualche giornale per San Francisco e punti intermedi.
Il sindaco di St. Joseph, M. Jeff Thompson, William H. Russell e Alexander Majors fecero i loro discorsi prima che il mochila venisse consegnato. La cavalcata iniziò attorno alle 19:15. Il giornale locale (St. Joseph Gazzette) era l'unico giornale presente nella borsa.

Mappa della tratta coperta dalla Pony Express:














3 Aprile 1973 – Martin Cooper effettua la prima telefonata con un telefono cellulare portatile.

Il telefono cellulare è stato inventato da Martin Cooper, direttore della sezione Ricerca e sviluppo della Motorola, che fece la sua prima telefonata da un cellulare il 3 aprile 1973. Ma solo dopo 10 anni la Motorola decise di produrre un modello dal costo di 4000 dollari. Rapidamente i cellulari si sono diffusi nel mondo: in Italia, si sono diffusi a metà anni novanta, avendo un vero e proprio boom di vendite nel 2000; nel 2007 il 50% della popolazione mondiale aveva un cellulare, all'inizio del 2009 la percentuale è salita al 61%. In Italia, secondo i dati resi pubblici dall'Autorità per le Telecomunicazioni, nel 2009, i minuti di conversazione al cellulare hanno superato quelli dal telefono fisso (113,8 miliardi contro 103,8) e tre famiglie su dieci hanno eliminato il telefono fisso.

Evoluzione del telefono cellulare:






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Inserito il - 03/04/2013 : 22:39:56  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
4 Aprile 1944 - A Trieste nell'unico campo di sterminio nazista in Italia, la Risiera di San Sabba, entra in funzione il forno crematorio.

La Risiera di San Sabba è stata un lager nazista, situato nella città di Trieste, utilizzato per il transito, la detenzione e l'eliminazione di un gran numero di detenuti, in prevalenza prigionieri politici ed Ebrei.

Ingresso alla Risiera di San Sabba:



Il complesso di edifici che costituivano lo stabilimento per la pilatura del riso era stato costruito nel 1913 nel rione di San Sabba (più correttamente "san Saba"), alla periferia della città e fu trasformato inizialmente in un campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l'8 settembre: venne denominato Stalag 339.

L'impianto venne utilizzato per lo smaltimento dei cadaveri e la sua prima utilizzazione si ebbe il 4 aprile 1944 con la cremazione di una settantina di cadaveri di ostaggi fucilati il giorno precedente in località limitrofe Villa Opicina (Trieste). Da allora, fino alla data della liberazione, il forno crematorio fu adoperato per bruciare i corpi di oltre 3500 prigionieri della Risiera, soppressi direttamente dal personale carcerario ivi operante. La Risiera, oltre ad essere usata come campo di smistamento di oltre 8000 deportati provenienti dalle Provincie orientali destinati agli altri campi di concentramento nazisti, fu quindi adoperata in parte anche come luogo di detenzione, tortura ed eliminazione di prigionieri sospettati di attività sovversiva nei confronti delle regime nazista.











4 Aprile 1968 - Uccisione di Martin Luther King.

Martin Luther King:


« Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: "Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali" »

Martin Luther King, nato Michael King (Atlanta, 15 gennaio 1929 – Memphis, 4 aprile 1968), è stato un pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili.

Unanimemente riconosciuto apostolo instancabile della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, "redentore dalla faccia nera", Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse abbattuta nella realtà americana degli anni cinquanta e sessanta ogni sorta di pregiudizio etnico. Ha predicato l'ottimismo creativo dell'amore e della resistenza non violenta, come la più sicura alternativa sia alla rassegnazione passiva che alla reazione violenta preferita da altri gruppi di colore, come ad esempio, i seguaci di Malcolm X.

Alle 18:01 King uscì sul balcone del secondo piano del motel a Memphis, dove venne colpito da un colpo di fucile di precisione alla testa.
Trasportato al St. Joseph's Hospital, i medici constatarono un irreparabile danno cerebrale, la sua morte venne annunciata alle 19:05 del 4 aprile 1968.



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Inserito il - 04/04/2013 : 22:15:34  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
5 Aprile 1817 - Il barone Karl Friederich Drais von Sauerbronn presenta pubblicamente la draisina, considerata la prima bicicletta.

Draisina:



Con il termine draisina o Draisine viene definito un veicolo ottocentesco, simile a una bicicletta, con due ruote allineate, di cui l'anteriore sterzante, ma senza i pedali ed i freni, per cui per la propulsione è necessario che il guidatore, seduto sul sellino come nelle attuali biciclette, eserciti una spinta puntando i piedi sul terreno. Sempre tramite l'uso dei piedi, il guidatore può anche frenare.
Il materiale di costruzione era generalmente legno rinforzato con elementi di ferro.












5 Apile 1923 - Italia: esce il primo numero del giornale Il Popolo, allineato sulle idee di Don Luigi Sturzo. A causa delle posizioni antifasciste, ne viene interrotta la pubblicazione il 19 novembre 1925. Riprenderanno nel 1943.

Il Popolo è stato un quotidiano politico fondato a Roma il 5 aprile 1923 da Giuseppe Donati. Fu organo del Partito popolare (1923-1925), della Democrazia Cristiana (1944-1994) e di nuovo del Partito Popolare (1994-2003).



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Inserito il - 06/04/2013 : 00:40:39  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
6 Aprile 1830 – A Fayette nello stato di New York (U.S.A.) nasce il mormonismo.
Il termine mormonismo (e derivati: il sostantivo e aggettivo mormone) derivano da Mormon, nome del profeta a cui è attribuito il Libro di Mormon, testo che Joseph Smith pubblicò nel marzo del 1830 dichiarando di averlo tradotto in inglese da una antica e sconosciuta lingua.





In seguito a diverse visioni angeliche, il 6 aprile 1830 in Fayette (New York), nella casa di Peter Whitmer Sr., Joseph Smith insieme ad altre cinque persone organizzò ufficialmente, secondo le leggi dello Stato, la Chiesa di Cristo (ingl. Church of Christ). Il 3 maggio 1834 il nome mutò in Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni (ingl. Church of Latter-day Saints). Il 26 aprile 1838 a seguito di una rivelazione divina, il nome ufficiale divenne Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (ingl. Church of Jesus Christ of Latter-day Saints).

Secondo i mormoni della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, il mormonismo è la letterale restaurazione dell'originale chiesa al tempo di Gesù con la pienezza del suo vangelo. Tuttavia, dal punto di vista del trinitarianesimo, il mormonismo si allontana significativamente dalla "corrente principale della cristianità"












6 Aprile 1896 – Ad Atene, aprono i primi Giochi olimpici dell'era moderna; erano stati vietati 1500 anni prima dall'imperatore Teodosio I.

Il barone Pierre de Coubertin alla fine del XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia, e quindi preclusi al sesso femminile, ma su questo punto non venne ascoltato. Le prime Olimpiadi dell'era moderna si svolsero ad Atene nel 1896. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi, competizioni fra persone diversamente abili.

La bandiera ufficiale dei Giochi Olimpici con i cinque cerchi:














6 Aprile 1992 – New York – Muore Isaac Asimov.

Isaac Asimov (Petrovici, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992) è stato un biochimico e scrittore statunitense di origine russa.

Le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia nel campo della divulgazione scientifica. È autore di una vastissima e variegata produzione, stimata intorno ai 500 volumi pubblicati.

Isaac Asimov:



Di famiglia ebraica cresce a New York nel quartiere di Brooklyn dove suo padre ha gestito per molti anni un emporio. Si laurea in Chimica e Biologia, e svolge attività di insegnamento presso la prestigiosa School of Medicine dell'università di Boston.
Contemporaneamente dal 1939 svolge attività di scrittore che lo porterà a ritirarsi dall'insegnamento nel 1950 per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.

I suoi racconti sono affreschi di grande respiro, sono mosaici i cui pezzi si ricompongono solo nel finale o molti libri dopo, e questo gli ha resi immortali: niente omini verdi, ma solo esseri umani che si trovano ad attraversare il vortice delle vicende della storia futura.

Opere più Importanti:
Io, Robot (I, robot, 1950)
Il secondo libro dei robot (The Rest of the Robots, 1964)
Antologia del bicentenario (The Bicentennial Man and Other Stories, 1976)
Tutti i miei robot (The Complete Robot, 1982)

Abissi d'acciaio o La metropoli sotterranea (The Caves of Steel – 1954)
Il sole nudo (The Naked Sun – 1957)
I robot dell'alba (The Robots of Dawn – 1983)
I robot e l'Impero (Robots and Empire – 1985)

Fondazione o Cronache della galassia o Prima Fondazione (Foundation – 1951)
Fondazione e Impero o Il crollo della galassia centrale (Foundation and Empire – 1952)
Seconda Fondazione o L'altra faccia della spirale (Second Foundation – 1953)
Fondazione e Terra (Foundation and Earth – 1986)
La fine dell'eternità (The End of Eternity – 1955)
Viaggio allucinante (Fantastic Voyage – 1966)
Neanche gli dei (The Gods Themselves – 1972)
Destinazione cervello (Fantastic Voyage II: Destination Brain – 1987)
Nemesis (Nemesis – 1989)
I racconti dei Vedovi Neri (Tales of the Black Widowers, 1974)



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