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pontiflex
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Città: Monteparano


747 Messaggi

Inserito il - 23/08/2013 : 10:40:53  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato

23 Agosto 1927
Stati Uniti: nonostante le proteste nazionali, vengono giustiziati gli anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.





Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) furono due anarchici italiani.

Vennero arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti negli anni venti, con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill». Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava i due.

Sacco di professione faceva l'operaio in una fabbrica di scarpe, mentre Vanzetti – che gli amici chiamavano Trumlin – gestiva una rivendita di pesci. Furono giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham.

A cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti:
« Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti »
(Il proclama del 23 agosto 1977, con il quale l'allora governatore del Massachusetts Michael Dukakis assolveva i due anarchici italiani dal crimine a loro attribuito, esattamente 50 anni dopo la loro esecuzione sulla sedia elettrica)



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Enjoy
Utente Master



Regione: Puglia
Prov.: Taranto
Città: Monteparano


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Inserito il - 23/08/2013 : 19:40:12  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
"Sono così convinto di essere nel giusto, che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte e io per due volte potessi rinascere, rivivrei per fare esattamente le cose che ho fatto."

http://www.youtube.com/watch?v=mNxLlxjNsZ0



"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche
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pontiflex
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Città: Monteparano


747 Messaggi

Inserito il - 24/08/2013 : 00:21:36  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato

24 Agosto 1862 – La Lira Italiana diventa la moneta unica del Regno d'Italia.





La lira (abbreviazione: L.) è stata la valuta italiana dal conseguimento dell'unità nazionale nel 1861 fino all'introduzione dell'euro nel 2002. Viene rappresentata premettendo all'importo il simbolo £. o dalle sigle L. o Lit (per Lira italiana).


Vittorio Emanuele II: 1 lira del 1863:






Tra il 1943 e il 1944 nei territori sotto il governo militare alleato fu coniata la valuta Am-lira. L'emissione delle banconote in AM lire si interruppe per le proteste del governo italiano, in quanto l'eccessiva emissione provocò una enorme inflazione.





L'Am-lira ovvero Allied Military Currency è stata la valuta che l'AMGOT mise in circolazione in Italia dopo lo sbarco in Sicilia avvenuto nella notte tra il 9 e 10 luglio del 1943. Il valore era di 100 "am-lire" per un dollaro degli Stati Uniti. Totalmente intercambiabile con la normale lira italiana per decisione militare, contribuì alla pesante inflazione che colpì l'Italia verso la fine della Seconda guerra mondiale.




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pontiflex
Utente Attivo


Città: Monteparano


747 Messaggi

Inserito il - 24/08/2013 : 17:46:37  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato

25 Agosto 2000
- muore Carl Barks, fumettista statunitense.





Carl Barks (Merrill, 27 marzo 1901 – Grant Pass, 25 agosto 2000) è stato un fumettista statunitense.

È stato uno degli autori di fumetti Disney più amati e celebrati. Ha influenzato diverse generazioni di artisti ed illustratori, grazie alla sua fervente creatività. Occupatosi quasi esclusivamente dell'universo di Paperino, è l'inventore di Paperopoli e di molti dei suoi abitanti, tra i quali Paperon de' Paperoni, il personaggio per il quale è più famoso, e per questo è noto anche come L'uomo dei paperi (The Duck Man). È noto anche come The Good Duck Artist (il buon artista dei paperi), Comic Book King (il Re dei Fumetti) o Il maestro dell'Oregon (dal nome dello Stato americano d'origine).

Il 1947 è uno degli anni storici per tutti gli appassionati di fumetti Disney: è infatti l'anno di esordio di Uncle Scrooge, meglio noto in Italia come Zio Paperone. Ispirato a Ebenezer Scrooge, il protagonista del Canto di Natale di Charles Dickens.





Carl Barks muore il 25 agosto del 2000, a 99 anni, per leucemia, dopo aver chiesto ai medici, alcune settimane prima, di non proseguire più con le cure.
Lo ricorderemo con i suoi amati paperi:







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pontiflex
Utente Attivo


Città: Monteparano


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Inserito il - 25/08/2013 : 21:26:01  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato

26 Agosto 1938 - nasce a Livo, Padre Alessandro Zanotelli, più noto come Alex Zanotelli, è un religioso, sacerdote e missionario italiano, facente parte della comunità missionaria dei Comboniani.

È l'ispiratore ed il fondatore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di pace e di giustizia solidale.





« La mia vita è stata un lungo ‘toccarsi', abitarsi… Sembra tutto un caso! E poi scopri che… Ho sessantacinque anni e spesso mi domando chi sono io. L'unica risposta che mi do è: ‘Io sono le persone che ho incontrato'. Sembra tutto un caso, ma poi scopri che nulla è a caso »

Tra le "battaglie" del religioso, anche e sopratutto quella sull'acqua pubblica. Di seguito uno stralcio da una intervista:

Acqua pubblica, Padre Zanotelli: “Altro che morta, la cittadinanza attiva è viva e vegeta”
di Antonella Loi


“Qualcosa di notevolissimo, quello per l’acqua pubblica è il più gettonato tra i referendum della storia della Repubblica italiana”. E, dato ancora più rilevante, il milione e 400mila firme sono state ottenute “senza l’ombrello dei partiti politici: è la prima volta che succede”. Padre Alex Zanotelli, cuore pulsante della campagna referendaria “Acqua bene comune”, stenta a credere a quanto successo: un risultato del genere neanche nelle più rosee previsioni.

“Eravamo senza soldi ci siamo autofinanziati e, cosa importante, i cittadini si sono mossi, hanno raccolto firme e questo è un segno davvero bello”. “Ma non sufficiente”, ci spiega padre Alex dalla sua canonica di Scampia, quartiere popolare di Napoli, dove l’abbiamo raggiunto. “Quella sembrava morta, la cittadinanza attiva invece – dice – è tutt’altro che morta”.


Non solo bisogno fisico dunque, ma anche voglia di partecipazione?

“Decisamente, tanta voglia di partecipare. La gioia di vedere gente che raccoglieva firme o che veniva per firmare, lunghe file, tutto inaspettato, è immensa. L’acqua è servita. Il bene comune più importante che abbiamo è servito a riunire le forze che ci sono alla base, la gente ha dimostrato di essere di nuovo viva. Ma questo è solo l’inizio: da qui bisogna ripartire”.

La parola ora passa alla Cassazione, la strada è ancora lunga.

“Adesso c’è il passaggio alla Corte di Cassazione. Bisogna capire quali saranno le domande e ricordiamo che la corte è generalmente abbastanza conservatrice, più pro liberalizzazione. Non sappiamo ancora se l’altro referendum sull’acqua, quello avanzato dall’Italia dei valori, riuscirà ad arrivare fino in fondo. Quindi bisogna aspettare e vedere che succede. Chiaramente così tante firme peseranno sul giudizio dei giudici. Una volta dichiarato ammissibile, bisognerà però portare alle urne 25 miloioni di persone, non è uno scherzo”.


Negli ultimi decenni la strada del referendum in Italia non è stata semplice.

“Esatto, vent’anni che non ne passa uno. Per questo bisogna impegnarsi molto, andare avanti, fare incontri, coinvolgere la gente, promuovendo questa grossa sfida. E’ una sfida epocale. Perché il referendum chiede una cosa quasi impossibile, nel senso che mai come oggi il mercato ha tradito e mai come oggi l’unica legge che il mercato accetta è la legge del profitto. Noi stiamo chiedendo di togliere l’acqua dal mercato e di togliere il profitto dall’acqua. E’ epocale in un momento di stravittoria del mercato”.


Una vittoria varrebbe una rivoluzione.

“Se arriviamo alla vittoria mettiamo in crisi tutto l’assetto politico italiano che non ha capito assolutamente nulla di quello che la gente vuole. Ecco la grande sfida per la politica di destra e sinistra. Da qui dobbiamo andare avanti, passo passo, a recuperare tutti i beni comuni che ci hanno espropriato. Questo impegno sull’acqua è essenzialmente un impegno per la democrazia”.


Padre Alex, qualcuno ha detto “Dio ci ha dato l’acqua però non ci ha dato le tubature, quelle spettano a noi”. Chi sostiene la privatizzazione dice che il pubblico non è in grado di accollarsi i costi degli impianti.

“Consideriamo prima di tutto che è una questione di principio: l’acqua non è un bene economico, è un diritto fondamentale. Nella legge di iniziativa popolare che abbiamo depositato in Parlamento, commissione ambiente, viene enunciato il principio e chiediamo 50 litri gratis di acqua per ogni cittadino italiano al giorno pagato dalla fiscalità pubblica. E’ un aspetto fondamentale su cui noi non tergiversiamo”.

La rete idrica italiana è un colabrodo.

“E’ vero, è chiaro che questo bene deve essere gestito ed è chiaro che ci sono costi. Ma quando noi parliamo di gestione pubblica, non parliamo della vecchia gestione pubblica dove un bene essenziale come l’acqua viene gestito dagli amici e dai parenti dei nostri politici, solo per fare soldi. Noi chiediamo una gestione fatta da gente competente, una nuova maniera gestione pubblica in cui i cittadini investiranno anche sull’acqua e comparteciperanno al controllo dell’acqua, del prezzo eccetera. Ecco la novità”.


Lo Stato italiano è “alla canna del gas”: dove prendere i soldi per gestire 300mila chilometri di rete idrica?

“Molti dicono che non ci sono i soldi, balle. Perché l’Italia nel bilancio di quest’anno – e mi vergogno di dirlo – ha fatto una manovra da 24 miliardi chiamandola ‘lacrime e sangue’ quando sarebbe stato sufficiente abbattere la spesa militare che quest’anno ammonta a 24 miliardi di euro. Una cosa vergognosa, manco fossimo invasi dagli ufo. Sono questi i soldi pubblici che devono essere investiti. Trecentomila chilometri di rete, in buona parte colabrodo? Il privato non investe mica sa? Il privato vuole solo guadagnare, è talmente ovvio. Investiamo i soldi pubblici. Se le nostre tasse non vengono investite qui, dove vengono investite? Nella guerra? I dati del governo dicono che da quando ci sono le privatizzazioni gli investimenti sono calati, si è passati da due miliardi nel ’95 a 700milioni dal ’94 ad oggi. Il privato deve guadagnare perché deve rispondere agli azionisti. Quindi dobbiamo aiutare la gente a capire, perché è chiaro che ci sono costi. Faccio un esempio”.


Prego.

“La Publiacqua di Firenze, controllata da Acea che gestisce l’acqua di Roma, ha fatto una grande campagna sul risparmio per diminuire il consumo di acqua a Firenze, la campagna “Salva la goccia”. E i fiorentini hanno salvato. Cosa ha significato per Publiacqua? Ovviamente meno entrate. E cosa hanno fatto? Hanno immediatamente sollevato le tariffe del 9.5%. Il privato può solo fare soldi e nelle Spa, anche in quelle con almeno il 51% di capitale comunale o provinciale, sono sempre i privati che dettano legge. Noi diciamo che sull’acqua non si deve fare guadagno”.


E il futuro è ancora più appetitoso: nei prossimi trent’anni il fabbisogno di acqua aumenterà del 50 per cento.

“Enormemente, ti do solo un elemento: noi andiamo verso un surriscaldamento della terra, minimo di due gradi e su questo gli scienziati sono chiarissimi. Attenzione perché sempre gli scienziati dicono che basta un grado e mezzo in più per sciogliere tutto, ghiacciai, nevai, ci salteranno buona parte delle fonti idriche, il clima sarà sconvolto: ecco perché le multinazionali devono mettere le mani sull’oro blu. Il petrolio altri trent’anni ed è finito. I capitali già si spostano sull’acqua. E’ importante vincerla questa battaglia”.

L’acqua diventerà uno spartiacque politico.

“Cavoli, basti pensare che l’acqua è già un problema militare. Il Pentagono è uscito con un documento due o tre anni fa in cui dice che le due nazioni che saranno più colpite dal surriscaldamento saranno gli Stati Uniti e la Cina. Se ieri hanno fatto le guerre per il petrolio immaginiamo quelle che faranno per l’acqua. Bisogna essere imbecilli per consegnare l’acqua nelle mani dei privati”.


Una questione di vita o di morte, dunque.

“Esatto e non c’è più tempo”.

21/07/2010.



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pontiflex
Utente Attivo


Città: Monteparano


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Inserito il - 26/08/2013 : 15:54:44  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato

27 Agosto 1950
- muore suicida Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950) , scrittore, poeta, traduttore e saggista italiano.





Ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione al presente si è sempre legata a un profondo senso della contraddizione tra letteratura e impegno politico, tra esistenza individuale e storia collettiva, attraverso una tormentosa analisi di sé stesso e dei rapporti con gli altri e una ininterrotta lotta per costruirsi come uomo e come scrittore.

Gli ultimi libri da lui pubblicati furono: La bella estate (Torino 1949), tre racconti; La luna e i falò (ivi 1950), racconto lungo. Postumi sono apparsi: La letteratura americana e altri saggi (ivi 1951); Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (ivi 1951), versi di ispirazione amorosa e di tono intensamente lirico; Il mestiere di vivere (ivi 1952), diario intimo degli anni 1935-50, di notevole importanza documentaria; Notte di festa (ivi 1953), raccolta dei primi suoi racconti, scritti fra il 1936 e il 1938; Fuoco grande (ivi 1959), romanzo scritto in collaborazione con Bianca Garufi. rimasto incompiuto. La raccolta di tutti i suoi Racconti brevi (ivi 1960), ne comprende 23 inediti.

















27 Agosto 1965 - muore Le Corbusier, architetto, urbanista e pittore svizzero.





Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris (La Chaux-de-Fonds, 6 ottobre 1887 – Roquebrune-Cap-Martin, 27 agosto 1965), è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese.

Tra le figure più influenti della storia dell'Architettura, viene ricordato – assieme a Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright e Alvar Aalto – come maestro del Movimento Moderno. Pioniere nell'uso del calcestruzzo armato per l'architettura, è stato anche uno dei padri dell'urbanistica contemporanea. Membro fondatore dei Congrès Internationaux d'Architecture moderne, fuse l'architettura con i bisogni sociali dell'uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà del suo tempo.

Il principale contributo di Le Corbusier all'architettura moderna consiste nell'aver concepito la costruzione di abitazioni ed edifici come fatti per l'uomo e costruiti a misura d'uomo : "solo l'utente ha la parola", afferma in Le Modulor, l'opera in cui espone la sua grande teorizzazione (sviluppata durante la II guerra mondiale), il modulor appunto. Il modulor è una scala di grandezze, basata sulla Sezione aurea, riguardo alle proporzioni del corpo umano: queste misure devono essere usate da tutti gli architetti per costruire non solo spazi ma anche ripiani, appoggi, accessi che siano perfettamente in accordo con le misure standard del corpo umano.

modulor:



Alcune opere realizzate:

Maison Blanche:



maison La Roche-Jeanneret:



Villa Savoye - 1931:



Unité d'habitation (Cité Radieuse):



Cappella di Notre-Dame du Haut:



Palais de l'Assemblée, Chandigarh, India:






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pontiflex
Utente Attivo


Città: Monteparano


747 Messaggi

Inserito il - 27/08/2013 : 14:35:54  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato

28 Agosto 1963 – Durante una manifestazione per i diritti civili che raduna 200.000 persone Martin Luther King tiene il famoso discorso del I have a dream davanti al Lincoln Memorial di Washington.





Martin Luther King, nato Michael King (Atlanta, 15 gennaio 1929 – Memphis, 4 aprile 1968), è stato un pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili. Fu assassinato a Memphis il 4 aprile 1968.

Ho un sogno
(28 Agosto 1963 - Martin Luther King)

Sono orgoglioso di unirmi a voi oggi in quella che passerà alla storia come la piú grande manifestazione per la libertà nella storia del nostro paese.

Cento anni fa, un grande Americano, sulla cui ombra simbolica ci troviamo oggi, firmó la Proclamazione per l' Emancipazione. Questo decreto importantissimo arrivò come un faro di speranza per milioni di schiavi Negri bruciati dalle fiamme di questa raggelante ingiustizia. Arrivó come una gioiosa aurora dopo una lunga notte di schiavitú.

Peró cento anni dopo, il Negro non è ancora libero; cento anni dopo, la vita del Negro è ancora dolorosamente segnata dai ferri della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento anni dopo, il Negro vive in un' isola deserta in mezzo a un immenso oceano di prosperità materiale; cento anni dopo, il Negro tuttora langue negli angoli della società americana e si trova in esilio nella propria terra.

Cosí siamo venuti qui oggi a denunciare una condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti nella capitale del nostro paese per incassare un assegno. Quando gli artefici della nostra repubblica scrissero le magnifiche parole della Costituzione e della Dichiarazione d'Indipendenza, stavano firmando una cambiale di cui ogni americano era garante. Questa cambiale era la promessa che tutti gli uomini, sia, l'uomo negro e l'uomo bianco, avrebbero avuto garantiti i diritti inalienabili alla vita, alla libertà, e al perseguimento della felicità.

È ovvio oggi che l'America è venuta meno a questa promessa per quanto riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo obbligo sacro, l'America ha dato alla gente negra un assegno a vuoto; un assegno che è tornato indietro con il timbro fondi insufficienti. Peró ci rifiutiamo di credere che la Banca della Giustizia sia fallita. Ci rifiutiamo di credere che non ci siano fondi sufficienti nelle grandi casseforti dell'opportunità di questo paese. E allora siamo venuti a incassare quest'assegno, l'assegno che ci darà a richiesta le ricchezze della libertà e la sicurezza della giustizia.

Inoltre siamo venuti in questo luogo sacro per ricordare all'America l'urgenza impetuosa del momento presente. Questo non è il momento di raffreddarsi o prendere i tranquillanti della gradualità. Ora è il momento di realizzare le promesse di Democrazia; ora è il momento di uscire dall'oscura e desolata valle della segregazione verso il cammino illuminato della giustizia razziale; ora è il momento di tirar fuori il nostro paese dalle sabbie mobili dell'ingiustizia razziale sul terreno solido della fraternità; ora è il momento di fare della giustizia una realtà per tutti i figli di Dio. Sarebbe fatale per la nazione passar sopra l'urgenza di questo momento. Quest'estate soffocante per il malcontento legittimo del Negro non terminerà fino a quando non venga un autunno vigoroso di libertà e uguaglianza.

Il 1963 non è una fine, ma un principio. E coloro che speravano che il Negro avesse bisogno di sfogarsi per essere contento, avranno un duro risveglio se il paese ritornerà alla solita situazione. Non ci sarà riposo né tranquillità in America fino a quando al Negro non verranno garantiti i suoi diritti di cittadino. Il turbine della ribellione continuerà a scuotere le basi della nostra nazione fino a che non sorgerà il giorno splendente della giustizia.

Però c'è qualcosa che io debbo dire alla mia gente, che sta sulla soglia logora che conduce al palazzo di giustizia. Nel processo di conquista del posto che ci spetta, non dobbiamo essere colpevoli di azioni inique. Non cerchiamo di soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla tazza del rancore e dell'odio. Dobbiamo sempre condurre la nostra lotta su un piano di dignità e disciplina. Non dobbiamo permettere che le nostre proteste creative degenerino in violenza fisica. Ancora una volta dobbiamo elevarci alle altezze maestose dell'incontro tra forza fisica e forza dell'anima. La nuova meravigliosa militanza, che ha inghiottito la comunità negra, non dovrà condurci a diffidare di tutta la gente bianca. In quanto parecchi dei nostri fratelli bianchi, come oggi si vede dalla loro presenza qui, si sono resi conto che il loro destino è legato al nostro. E si sono resi conto che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra. Non possiamo camminare soli. E camminando, dobbiamo fare la promessa che marceremo sempre in avanti. Non possiamo tornare indietro.

Ci sono coloro che stanno chiedendo ai devoti dei Diritti Civili, Quando sarete soddisfatti? Non potremo mai essere soddisfatti finché il Negro sarà vittima degli orrori indescrivibili della crudeltà poliziesca; non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri corpi, pesanti per la stanchezza del viaggio, non potranno riposare negli alberghi delle autostrade e delle città; non potremo mai essere soddisfatti finché la possibiltà di movimento del Negro sarà da un piccolo ghetto ad uno piú grande; non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati della propria personalità e derubati della dignità da un avviso scritto Solo Per Bianchi; non potremo mai essere soddisfatti finché il Negro del Mississippi non potrà votare ed il Negro di New York crederà di non avere nessuno per cui votare. No! No, non siamo soddisfatti, e non saremo soddisfatti fino a quando la giustizia non scorrerà come l'acqua e la rettitudine come una forte corrente.

Sono ben consapevole che alcuni di voi son venuti fin qui con grandi dolori e tribolazioni. Alcuni sono arrivati freschi da anguste celle di prigione. Alcuni di voi sono venuti da luoghi dove la ricerca della libertà li ha lasciati colpiti dalla tormenta della persecuzione e barcollanti per i venti della brutalità poliziesca. Voialtri siete i veterani della sofferenza creativa. Continuate a lavorare con la fede che le sofferenze immeritate redimono. Tornate nel Mississippi; tornate in Alabama; tornate nella Carolina del Sud; tornate in Georgia; tornate in Louisiana; tornate nei tuguri e nei ghetti delle nostre città del Nord, sapendo che in un modo o nell'altro questa situazione può essere e sarà cambiata. Non ci rotoliamo nella valle della disperazione.

Per cui vi dico, amici miei, che anche se affronteremo le difficoltà di oggi e di domani, ancora io ho un sogno. È un sogno profondamente radicato nel sogno Americano, che un giorno questa nazione si solleverà e vivrà nel vero significato del suo credo, noialtri manteniamo questa verità evidente, che tutti gli uomini sono creati uguali. Io sogno che nella terra rossa di Georgia, i figli di quelli che erano schiavi ed i figli di quelli che erano padroni degli schiavi si potranno sedere assieme alla tavola della fraternità. Io sogno che un giorno anche lo stato di Mississippi, uno stato ardente per il calore della giustizia, ardente per il calore dell'oppressione, sarà trasformato in un oasi di libertà e giustizia. Io sogno che i miei quattro figli piccoli un giorno vivranno in una nazione dove non saranno giudicati per il colore della pelle, ma per il contenuto della loro personalità.

Oggi ho un sogno!

Sogno che un giorno in Alabama, con i suoi razzisti immorali, con un Governatore dalle labbra sgocciolanti parole d'interposizione e annullamento, un giorno, là in Alabama, piccoli Negri, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli bianchi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle.

Oggi ho un sogno!

Sogno che un giorno ogni valle sarà elevata, ed ogni collina e montagna sarà spianata. I luoghi asperi saranno piani ed i luoghi tortuosi saranno diritti, e la gloria del Signore sarà rivelata ed il genere umano sarà riunito.

Questa è la nostra speranza. Questa è la fede con cui ritorno al Sud. Con questa fede potremo tagliare una pietra di speranza dalla montagna della disperazione. Con questa fede potremo trasformare il suono dissonante della nostra nazione in un armoniosa sinfonia di fraternità. Con questa fede potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme, andare in carcere insieme, sollevarci insieme per la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi, e questo è il giorno. Questo sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio potranno cantare con nuovo significato Il mio paese è tuo, dolce terra di libertà, di te io canto. Terra dove è morto mio padre, terra orgoglio del pellegrino, da ogni lato della montagna facciamo risuonare la libertà. E se l'America sarà una grande nazione, questo si deve avverare.

E quindi lasciate risuonare la libertà dalle cime dei prodigiosi monti del New Hampshire.
Lasciate risuonare la libertà dalle poderose montagne di New York.
Lasciate risuonare la libertà dalle altitudini degli Alleghenies della Pennsylvania.
Lasciate risuonare la libertà dalle rocce coperte di neve di Colorado.
Lasciate risuonare la libertà dalle coste tortuose della California.
Ma non solo.
Lasciate risuonare la libertà dalla Montagna di Pietra della Georgia.
Lasciate risuonare la libertà dalla montagna Lookout del Tennessee.

Lasciate risuonare la libertà da ogni collina e montagna del Mississippi, da ogni lato della montagna lasciate risuonare la libertà. E quando questo accadrà, e quando lasceremo risuonare la libertà, quando la lasceremo risuonare da ogni villaggio e da ogni casale, da ogni stato e da ogni città, saremo capaci di anticipare il giorno in cui tutti i figli di Dio, uomo Negro e uomo Bianco, Ebreo e Cristiano, Protestante e Cattolico, potremo unire le nostre mani a cantare le parole del vecchio spiritual Negro: Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo finalmente liberi.


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pontiflex
Utente Attivo


Città: Monteparano


747 Messaggi

Inserito il - 29/08/2013 : 20:51:41  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato


29 Agosto 1862 – Nella giornata dell'Aspromonte l'Esercito Regio ferma la marcia di Garibaldi dalla Sicilia verso Roma.

I Mille trasportano Garibaldi ferito in Aspromonte, 1862, olio su tela di Gerolamo Induno:



La giornata dell'Aspromonte ebbe luogo il 29 agosto 1862, quando l'esercito regio fermò il tentativo di Garibaldi e dei suoi volontari di completare una marcia dalla Sicilia verso Roma e scacciarne papa Pio IX.







(da La Patria, bene o male - Fruttero & Gramellini)

















29 Agosto 1991 - A Palermo viene ucciso dalla mafia Libero Grassi, imprenditore impegnato nella lotta alla mafia.





Libero Grassi (Catania, 19 luglio 1924 – Palermo, 29 agosto 1991) è stato un imprenditore italiano, ucciso da cosa nostra dopo aver intrapreso un'azione solitaria contro una richiesta di pizzo senza ricevere alcun appoggio da parte delle associazioni di categoria.





Dopo aver avuto alcuni problemi con la fabbrica di famiglia, viene anche preso di mira da Cosa nostra, che pretende il pagamento del pizzo. Libero Grassi ha il coraggio di opporsi alle richieste di racket della mafia, e di uscire allo scoperto denunciando gli estorsori. I suoi dipendenti lo aiutano facendo scoprire degli emissari, ma la situazione peggiora.
La condanna a morte di Grassi arriva con la pubblicazione sul Giornale di Sicilia di una lettera sul suo rifiuto a cedere ai ricatti della mafia. La sua lotta prosegue in televisione, intervistato da Michele Santoro a Samarcanda su Rai 3, e anche dalla giornalista tedesca Katharina Burgi colpita dal suo comportamento positivo volto a denunciare i mafiosi. Libero Grassi fu lasciato solo nella sua lotta contro la mafia, senza alcun appoggio da parte dei suoi colleghi imprenditori, venendo infine assassinato il 29 agosto 1991.
Per il suo omicidio sono stati condannati nel 1997 Marco Favaloro, mentre nel 2004 vari boss, tra cui Totò Riina, Bernardo Provenzano e Pietro Aglieri.


F I N
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killer44
Utente Super




2824 Messaggi

Inserito il - 02/09/2013 : 04:20:37  Mostra Profilo Invia a killer44 un Messaggio Privato
Ma qui siamo fermi al 29 agosto?

Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi.

Nietzsche
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enzo
Utente Medio



160 Messaggi

Inserito il - 14/09/2013 : 13:24:26  Mostra Profilo Invia a enzo un Messaggio Privato
Caro Pontiflex,
ho letto il post del 29 agosto nei giorni successivi al suo inserimento e, preso dalle notizie da te riportate con tanta dovizia, non mi sono curato di quell'oscura parola che laconicamente chiudeva lo stesso post.
Ho pensato dapprima ad un acronimo e poi ad un errore di stampa........accade a tutti i giornali e a tutti i giornalisti!
Con tanta malinconia, invece, il silenzio dei giorni successivi mi ha svelato cosa ci fosse dietro quella parola : nessun errore di stampa, ma un delicato commiato!
Sono certo, tuttavia, che hai riversato il tuo impegno di reporter - e non solo - in altri ambiti e che avremo il piacere di leggerti altrove: un semplice cambio di testata e redazione!
Facci sapere e nel frattempo ti ringrazio.
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pontiflex
Utente Attivo


Città: Monteparano


747 Messaggi

Inserito il - 03/10/2013 : 00:51:59  Mostra Profilo Invia a pontiflex un Messaggio Privato
enzo ha scritto:

Caro Pontiflex,
ho letto il post del 29 agosto nei giorni successivi al suo inserimento e, preso dalle notizie da te riportate con tanta dovizia, non mi sono curato di quell'oscura parola che laconicamente chiudeva lo stesso post.
Ho pensato dapprima ad un acronimo e poi ad un errore di stampa........accade a tutti i giornali e a tutti i giornalisti!
Con tanta malinconia, invece, il silenzio dei giorni successivi mi ha svelato cosa ci fosse dietro quella parola : nessun errore di stampa, ma un delicato commiato!
Sono certo, tuttavia, che hai riversato il tuo impegno di reporter - e non solo - in altri ambiti e che avremo il piacere di leggerti altrove: un semplice cambio di testata e redazione!
Facci sapere e nel frattempo ti ringrazio.

Petra ha scritto:

Aggiungo soltanto, che la scelta della "parola chiave", in qualche modo me l'ha suggerita il congedo di Pontiflex dal Forum; cosa di cui, pare, in pochissimi si siano accorti. Personalmente, penso di doverlo ringraziare per il lavoro di ricerca che ogni giorno ha fatto, con grande impegno e a tarda ora, per curare la rubrica "Accadde Oggi".
Gli auguro quindi che, OGNI FINE SIA UN BUON INIZIO!



Grazie per queste note che .. riscaldano il cuore.
Mi accorgo che la brusca interruzione di una rubrica quotidiana, durata più di un mese, non è stata notata da nessuno (eccetto i presenti).
Ed a nessuno è venuto in mente di proseguire ...
Deduco, pertanto, che l'argomento non importi agli utenti del Forum.
Ciò mi solleva perchè da un lato ho avuto la dimostrazione di quanto avevo intuito (purtroppo) sin dal primo giorno della mia iscrizione e dall'altro mi permette di congedarmi scevro da ripensamenti o sensi di colpa da abbandono ..
Ringrazio nuovamente Petra ed Enzo che hanno dato un senso al mio costante impegno al servizio del Forum ed anche coloro con i quali ho duellato/giocato su altri argomenti e per altre discussioni.


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Enjoy
Utente Master



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Inserito il - 03/10/2013 : 09:39:03  Mostra Profilo Invia a Enjoy un Messaggio Privato
pontiflex ha scritto:



Mi accorgo che la brusca interruzione di una rubrica quotidiana, durata più di un mese, non è stata notata da nessuno (eccetto i presenti).

Deduco, pertanto, che l'argomento non importi agli utenti del Forum.


Rileggendo in altri Topic, Pontiflex ricorderà diversi apprezzamenti e/o rimandi a questa rubrica da parte di Niedzwiedz, Killer, Mentecat. E da parte mia.
Solo che non è che stiamo qui a fare moine se uno decide di darci un taglio (magari anche per impegni personali).
Era solo per dire: importava.

Un saluto a Pontiflex.

"Bisogna diventare indifferenti, senza mai chiedersi se la verità sia utile o fatale per qualcuno..."
F. Nietzsche

Modificato da - Enjoy in data 03/10/2013 09:40:25
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spiderman
Utente Attivo


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Inserito il - 03/10/2013 : 11:31:47  Mostra Profilo Invia a spiderman un Messaggio Privato
La rubrica “Accadde oggi” curata mirabilmente da Pontiflex si presta(va) ad interessanti consultazioni ed attenzioni,che sicuramente sarebbero scadute di valore qualora fossero state commentate da noi.
I suoi post invece che trattavano altri argomenti erano(sono) sotto l’attenzione di tanti e anche mia,con cui mi sono sforzato di disquisire,tentando,non so con quale risultato, di essere all’altezza.
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enter
Utente Super



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Inserito il - 04/10/2013 : 12:37:56  Mostra Profilo Invia a enter un Messaggio Privato
pontiflex ha scritto:

Grazie per queste note che .. riscaldano il cuore.
Mi accorgo che la brusca interruzione di una rubrica quotidiana, durata più di un mese, non è stata notata da nessuno (eccetto i presenti).
Ed a nessuno è venuto in mente di proseguire ...
Deduco, pertanto, che l'argomento non importi agli utenti del Forum.
Ciò mi solleva perchè da un lato ho avuto la dimostrazione di quanto avevo intuito (purtroppo) sin dal primo giorno della mia iscrizione e dall'altro mi permette di congedarmi scevro da ripensamenti o sensi di colpa da abbandono ..
Ringrazio nuovamente Petra ed Enzo che hanno dato un senso al mio costante impegno al servizio del Forum ed anche coloro con i quali ho duellato/giocato su altri argomenti e per altre discussioni.


Caro Pontiflex,scusami ma non concordo con te.
Mai rubrica più interessante e particolarmente utile,almeno per me che ho tante lacune,c'è stata sul forum.La seguivo con interesse e curiosità.Spesso mi ha spinto ad approfondire argomenti dei quali sapevo poco o niente.Gran bel lavoro.Ora,se per impegni tuoi personali non puoi più continuare,vada,ma se solo ti ha sfiorato l'idea che il tutto sia stato inutile o non apprezzato allora sbagli.Ti saluto e mi auguro d'incontrarti e sopratutto di leggerti ancora sul forum.
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mentecat
Utente Master




2038 Messaggi

Inserito il - 05/10/2013 : 17:12:04  Mostra Profilo Invia a mentecat un Messaggio Privato
Mi accodo ad Enjoy, Spiderman ed Enter. Anche se con parole diverse hanno espresso un parere comune. Come detto sono dello stesso avviso anche io.
Forse un'analisi più attenta può farci capire meglio il fenomeno. Bisogna notare come un poco tutte le discussioni hanno avuto un vistoso calo dovuto probabilmente a stanchezza o alla poca duttilità degli utenti che sono rimasti ( me compreso). Da tempo si suggeriva una maggiore attenzione e diversificazione, pena la morte ( ribadita anche ultimamente da Enjoy ) del Forum. Pian pianino tutte le discussioni di valore sono andate scomparendo e, proprio "Accadde oggi", che comunque è una discussione in "sola lettura", non può essere annoverata tra quelle che hanno subìto il tracollo. Essa , e lo si può notare dal numero delle consultazioni, vive di luce propria, e/o comunque dall'interesse fattivo di chi l'ha posta in essere, e può perdere efficacia esclusivamente se lo stesso ideatore decidesse di toglierle l'ossigeno. E tant'è!
Per le altre invece prevale la settorialità e la tecnicità, che trasformano questo spazio comune in un "orario scolastico", dove il professore di quella determinata materia entra e spiega la lezione con apposito linguaggio cattedratico, non da tutti compreso.
Dava ampio respiro questa discussione perché di indubbio interesse. Però se il motivo dell'abbandono dovesse essere di natura personale, bene farebbe Pontiflex a comunicarcelo: non vorremmo sentirci colpevoli anche di questo, oltre che dell'ultimno infame ventennio.

La sanità mentale è un'imperfezione.

Charles Bukowski
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amoreperilpassato
Utente Medio


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Inserito il - 13/10/2013 : 12:57:36  Mostra Profilo Invia a amoreperilpassato un Messaggio Privato
13 Ottobre 1307
Per Ordine di Filippo il Bello alle prime luci dell'alba vengono arrestati tutti i Cavalieri dell'Ordine dei Templari tra cui il Gran Maestro Jacques de Molay.
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